L’opera “Murat Avatar” di Gennaro Picinni fa bella mostra di sé da oggi a Palazzo di Città a Bari. A due mesi dalla scomparsa del “fiammingo delle Puglie”, avvenuta il 31 agosto scorso, si è tenuta la cerimonia di donazione del quadro dipinto dall’artista barese in occasione del bicentenario della fondazione della Bari nuovo, opera realizzata con la tecnica della pittoscultura.
È stato il sindaco Antonio Decaro a scoprire la tela, alla presenza dei familiari del maestro.
«Il legame di Gennaro Picinni con la città di Bari è stato forte e artisticamente fecondo – ha sottolineato il sindaco -: dobbiamo al suo talento e all’originalità del suo sguardo la “reinvenzione” di luoghi e simboli della baresità secondo uno stile personalissimo, che ogni barese saprebbe riconoscere. Il maestro, amatissimo nella nostra città, ha saputo farsi apprezzare ben oltre i confini pugliesi (alcuni dei suoi dipinti a tema religioso sono esposti ai Musei Vaticani) proprio per il suo stile e la capacità di fondere tecniche, colori e suggestioni diverse in una cifra del tutto originale che è la sua vera identità artistica».
Decaro ha ricordato la disponibilità di Picinni quando, nel 1997, in occasione dei Giochi del Mediterraneo, «condivise l’idea dell’amministrazione comunale di impreziosire l’Arena della Vittoria con interventi d’artista e si occupò di decorare una delle porte dello storico impianto barese… per farlo, con l’aiuto di un suo amico carrozziere, decise di allestire una sorta di laboratorio artistico all’aperto, dove lavorò senza sosta per 20 giorni: ebbene, quell’intervento artistico è l’unico sopravvissuto al tempo e alle intemperie, a riprova di una volontà e di un saper fare assolutamente eccezionali», ricorda il sindaco.
La nuova tela, realizzata con la tecnica della pittoscultura, che Gennaro Picinni ha voluto donare al Comune di Bari rappresenta Gioacchino Murat, padre della Bari nuova, come un personaggio del film Avatar quasi a voler significare «il ritorno nella memoria collettiva di Gioacchino Murat, inviato a Bari da suo cognato Napoleone, imperatore, con la missione di farne una grande e bella città», cosa che in effetti è accaduta ricorda il giornalista Michele Cristallo intervenuto alla cerimonia.
“Murat Avatar” si aggiunge ad altre due opere donate da Picinni al Comune di Bari: un altro ritratto di Murat e a un San Nicola.
«Siamo orgogliosi che Palazzo di Città, la casa dei baresi, ospiti tre opere di Picinni e di poterle offrire allo sguardo e all’apprezzamento di quanti, e sono tanti, ogni giorno attraversano queste sale».