È tutto pronto allo stadio San Nicola di Bari per il “Vasco Live”. I cancelli si apriranno alle 15:30 mentre il concerto inizierà alle 21:15.
Dopo il sold out delle prime cinque tappe del tour, stasera sono attesi in 50mila a Bari, e i fan sono già accampati da giorni intorno allo stadio: alcuni dormono nelle auto, molti altri nelle tende.
In scaletta le canzoni dell’ultimo album ci sono quasi tutte, la prima è “XI comandamento” e l’ultima è la title track “Siamo qui”. Le altre, 27 in tutto, sono distribuite lungo le due ore e mezza di concerto.
Tra le prime dieci, la hit “La pioggia alla domenica” e il rock di “L’amore l’amore”, oltre a “Se ti potessi dire” e “Una canzone d’amore buttata via”. Dagli anni ’80 “Amore aiuto” nel quarantennale dell’album “Vado al massimo”, “Ti taglio la gola”, “Muoviti” e “Toffee” con un suggestivo assolo di sax. Poi ancora le sue ballad intense e malinconiche, da “Un senso”, “Stupendo”, “Siamo soli”, “Senza parole”.
Il concerto è diviso in tre parti: la prima per «riscoprire il piacere, di stare insieme, di sfogarsi», dice lo staff. Nella seconda parte il rientro alla realtà, «dura» come la sequenza di brani, con “C’è chi dice no”, in cui Vasco ribadisce il suo “Fuck the war! Stop the war!”, e l’attualissima “Gli spari sopra”, «in solidarietà – si legge in una nota di presentazione del tour – con chi sta soffrendo per una guerra che un senso non ce l’ha proprio». Quindi la terza parte in cui il clima si fa intimo con “Sall” mentre sui megaschermi parleranno le immagini di cinque donne di cinque nazionalità diverse, e i fuochi d’artificio finali con “Siamo solo noi”, “Vita spericolata”, “Canzone” e “Albachiara”, in una esplosione di 1.500 luci sul palco alto 28 metri, come un palazzo di 9 piani.