La terra di Puglia da sempre è aperta all’accoglienza: crocevia di popoli, di culture, di tradizioni, rappresenta un ponte tra passato e futuro, un concentrato di umanità che si intersecano a creare nuovi entusiasmi, nuove aggregazioni. Così al centro di questa identità variegata, un caleidoscopio di appuntamenti che distendono l’anima e la ragione di chi vi partecipa: ritornano anche quest’anno i Dialoghi di Trani, da sempre attenti all’attualità, che nella loro XXIII edizione scelgono di approfondire proprio il tema dell’accoglienza.
Gli ospiti
Un concetto che si declina in molteplici ambiti, offrendo spunti di riflessione e nuove interpretazioni, con un parterre di ospiti di primissimo rilievo: Giuliano Amato, Alessandro Baricco, Enzo Bianchi, Giovanna Botteri, Nino Cartabellotta, Eva Cantarella, Piero Dorfles, Paolo Flores d’Arcais, Francesco Erbani, Gad Lerner, Federico Fubini, Luciano Canfora, Francesco Specchia, Telmo Pievani, Norma Rangeri, Sigfrido Ranucci, Nello Cristianini, Donatella Stasio, Gustavo Zagrebelsky, Sara Segantin, Nello Scavo, don Mattia Ferrari, padre Enzo Fortunato, Piero Damosso, Brando Benifei, Nichi Vendola, Cathy La Torre, Debora Spini, Massimo Ammaniti, Concetto Vecchio, Tatiana Țîbuleac, Andrea Rustichelli, Valentina Romani, Massimo Bray, Cinzia Sciuto, Ilaria Gaspari, Pietro Del Soldà, Giorgio Zanchini, Simonetta Sciandivasci, Edoardo Camurri e tanti altri.
Il tema dell’accoglienza
Dal 12 al 22 settembre Trani vedrà nei palazzi e nelle piazze pensatori di diversa provenienza, per aprire un confronto su esperienze di accoglienza in vari ambiti: medico-sanitario, scientifico, ambientale, politico-sociale, didattico, etico-filosofico, letterario e artistico. Un’occasione per riflettere insieme e costruire un futuro più aperto e inclusivo.
Ieri la conferenza stampa, in cui la lungimirante direttrice artistica del festival, Rosanna Gaeta, ha ben declinato le ragioni della scelta di quest’anno: «Accogliere, un gesto che va ben oltre il semplice atto fisico di dare rifugio o sostegno. È un atto di apertura, comprensione e umanità, che i Dialoghi di Trani vogliono declinare nei molteplici contesti in cui ci sfida a praticarlo. Dopo aver ragionato l’anno scorso sulle molteplici implicazioni delle relazioni improntate alla Cura, tema della XXII edizione, ci sembrava opportuno proseguire su questa linea con un tema che nella quotidianità politico-sociale è diventato una provocazione: accogliere».
L’iniziativa a Praga e Algeri
Non solo locale e nazionale, ma di respiro internazionale: dopo la proficua collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura, che negli anni precedenti ha portato i Dialoghi a Madrid, Parigi e Malta, quest’anno il festival è stato invitato ad Algeri per il Salon International du Livre a fine ottobre e collaborerà con l’Istituto Italiano di Cultura a Praga.
Ad aprire gli eventi collegati alla rassegna tranese sarà la IX edizione del “Premio Fondazione Megamark – Incontri di Dialoghi”, con la cerimonia di premiazione prevista per il 12 settembre presso la sede della Fondazione. Nelle edizioni passate, il Premio ha visto la partecipazione di oltre 400 titoli di scrittori esordienti provenienti da tutta Italia, affermandosi come uno dei premi letterari di riferimento nel Sud Italia.