Si svolgerà dal 19 al 24 settembre a Taranto la quarta edizione di Ego Festival, l’evento enogastronomico dedicato alla formazione professionale nel mondo della ristorazione.
Il programma è stato presentato in una conferenza stampa da Monica Caradonna, giornalista ed ideatrice di Ego Festival; dall’assessore regionale al Turismo, Sviluppo e impresa turistica Gianfranco Lopane, dal vice sindaco di Taranto, Fabrizio Manzulli, dal sindaco del Comune di Laterza, Franco Frigiola, da rappresentanti del Comune di Martina Franca e dal presidente di Programma sviluppo Silvio Busico.
Dodici chef internazionali si incontreranno a Taranto per condividere riflessioni e nuovi progetti guardando al futuro della cucina mondiale e per dare vita al progetto Dinner Incredible pensato per tracciare una mappa del gusto che supera i confini nazionali.
Sono previste incursioni a Laterza, a Martina Franca, a Leporano e a Taranto.
I cuochi, stato spiegato, scopriranno le bellezze ambientali e architettoniche e si confronteranno con le materie prime pugliesi scoprendo come si preparano le bombette o la burrata di Andria, degustando le cultivar proposte dal Dajs (Distretto Agroalimentare di qualità Jonico Salentino) e i legumi presidio Slow Food di Zollino.
Inoltre, proveranno l’emozione di degustare l’olio all’ombra di ulivi secolari e viaggeranno sulla barca con i mitilicoltori alla scoperta della cozza tarantina da poco diventata Presidio Slow Food. Il viaggio attraverso i territori e le materie prime sarà raccontato in una serie TV di 4 puntate da 30 minuti ciascuna sul canale Foodnetwork.
È polemica, intanto, sulla locandina del festival: due angeli che versano un colapasta sulla testa della Madonna. L’immagine non è piaciuta a Raffaella Spina, coordinatrice per la provincia di Taranto dell’Associazione Nazionale Autonomi e Partite Iva.
«Arrivare a ridicolizzare l’immagine sacra della Madonna – accusa – su una locandina per pubblicizzare una manifestazione enogastronomica a fini di lucro, utilizzando impropriamente il brand delle cozze tarantine, in una città come Taranto che ha una storia e una cultura religiosa proprio verso la Madonna, vuol dire aver perso il senno. Un colapasta – aggiunge Spina – che versa gli spaghetti in testa alla Madonna con il bambino in braccio, pronto a servire a tavola con una tovaglietta, non offende solo Taranto, ma l’intera regione. Si è schernito anche l’autore della “Madonna con Bambino” Bartolomeo Cavarozzi, detto Bartolomeo de’ Crescenzi».
Spina fa appello a «chi ha il potere di eliminare questa immagine blasfema dalla circolazione e di non associare assolutamente l’evento a Taranto».