Con il ritorno del Bif&st, dal 16 al 23 marzo prossimi, Bari si prepara a ospitare la terza edizione del cartellone Fuori Bif&st, manifestazione organizzata dal Comune e rivolta agli operatori commerciali e culturali della città che sono invitati a organizzare eventi a carattere cinematografico per animare strade e piazze, cinema e spazi culturali e i negozi.
Ogni anno il Bari international film&tv festival, giunto alla quindicesima edizione, ospita circa 75mila spettatori e, anche in virtù di questa straordinaria partecipazione di pubblico, nel tempo è diventato uno dei più importanti eventi cinematografici italiani: il programma di questa nuova edizione prevede oltre 130 appuntamenti tra proiezioni, lezioni di cinema, incontri e conferenze, distribuiti nei teatri Petruzzelli, Piccinni, Kursaal e Margherita.
In questo ambito, il Fuori Bif&st, nato nel 2022 come «una scommessa», riferisce l’assessora comunale allo Sviluppo economico, Carla Palone, «in due anni è riuscita a coinvolgere decine di operatori commerciali nella scelta di mettersi in gioco per animare le strade e le piazze della città negli otto giorni del festival, a riprova di come gli attori della città possano contribuire a far vivere la magia del cinema anche in luoghi diversi da quelli tradizionalmente dedicati alla cultura».
Il Fuori Bif&st, aggiunge l’assessora alle Culture e al Turismo, Ines Pierucci, «testimonia il forte legame che esiste tra la città e il suo festival, e credo che anche quest’anno le proposte sapranno stupirci per la creatività e la capacità di richiamare un pubblico di appassionati e curiosi».
Possono presentare proposte gli operatori commerciali e quelli culturali per l’organizzazione di eventi che potranno riguardare, a titolo esemplificativo, esposizioni, incontri, lectio, proiezioni, allestimenti, concerti e mostre, purché con tema e riferimenti al mondo del cinema, e dovranno essere organizzati in autonomia dagli operatori, con l’utilizzo di spazi e mezzi propri, provvedendo alle necessarie autorizzazioni.
Non è previsto alcun contributo economico da parte dell’amministrazione comunale.