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“Tasselli di pace”: nella Cattedrale di don Tonino Bello a Molfetta il concerto di Al Bano

«Da ogni terra si levi un’unica voce: no alla guerra, no alla violenza, sì al dialogo, sì alla pace! Con la guerra si perde sempre. L’unico modo di vincere una guerra è non farla». Sono le parole di papa Francesco che non hanno lasciato indifferente il maestro Al Bano Carrisi: domani sera, alle 18, nella…

«Da ogni terra si levi un’unica voce: no alla guerra, no alla violenza, sì al dialogo, sì alla pace! Con la guerra si perde sempre. L’unico modo di vincere una guerra è non farla». Sono le parole di papa Francesco che non hanno lasciato indifferente il maestro Al Bano Carrisi: domani sera, alle 18, nella Cattedrale di Molfetta terrà – a titolo gratuito – un concerto, come messaggio di pace e dialogo tra i popoli.

L’iniziativa “Tasselli di Pace” è promossa dall’associazione culturale “L’Isola che non c’è“, la stessa che nei mesi scorsi ha compiuto due missioni a Kiev e a Mosca.

Una delegazione composta dal presidente onorario dell’associazione, il giornalista Franco Giuliano, dal neurologo dell’Università di Bari Loreto Gesualdo e guidata dall’arcivescovo emerito di Taranto, monsignor Filippo Santoro ha consegnato due bassorilievi: il primo raffigurante San Michele Arcangelo e destinato alla Chiesa Greco Cattolica della capitale ucraina e l’altro raffigurante San Nicola, esposto nella cattedrale Cattolica di Mosca.

Le opere sono dell’artista pugliese Cosimo Giuliano, suo anche un medaglione in terracotta con i volti di papa Francesco e di don Tonino Bello, il vescovo di Molfetta in odore di santità scomparso 30 anni fa. Sullo sfondo del medaglione si vedono San Nicola, patrono di Bari, una colomba con un ramoscello d’ulivo e intorno i nomi delle città in guerra, Kiev, Mosca, Gerusalemme e Gaza, e quello di Molfetta.

Domani il concerto di Al Bano si preannuncia un evento straordinario non solo per il luogo simbolo nel quale si tiene, quella cattedrale in cui don Tonino è stato vescovo e si è fatto difensore degli ultimi e profeta della pace, ma anche per la scelta dei brani e per i 14 elementi tra coristi e strumenti che accompagneranno Al Bano.

Al concerto sarà presente, tra gli altri, l’ex Ambasciatore d’Italia a Mosca, Giorgio Starace. A lui sarà consegnato uno dei medaglioni destinati ai diplomatici e alle autorità delle città citate sull’opera, la stessa che nelle scorse settimane è stata benedetta dal papa nel corso della udienza del mercoledì alla quale erano presenti monsignor Cornacchia, monsignor Santoro, il professor Gesualdo, il giornalista Franco Giuliano e l’autore delle opere.

Il concerto di Al Bano verrà distribuito nei prossimi giorni (attraverso l’aiuto di alcune sedi diplomatiche e di emittenti straniere) in diversi Paesi e sarà trasmesso da Telenorba il 1° gennaio 2024.

L’organizzazione dell’evento, curata dalla Diocesi di Molfetta, ha previsto un maxischermo all’esterno della Cattedrale in risposta alle numerose richieste di partecipazione.

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