Un nuovo tratto della via Appia è venuto alla luce a seguito delle indagini archeologiche svolte nel territorio di Rocchetta Sant’Antonio, nel Foggiano.
I lavori sono stati condotti nell’ambito dei programmi previsti dal ministero della Cultura per l’avvio dell’Iter di candidatura della via per l’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco.
L’obiettivo è stato quello di individuare il percorso della strada presso il passaggio sull’Ofanto indicato dagli itinerari antichi.
Grazie alla lettura delle foto aeree e alle ricognizioni topografiche (Angelo Valentino Romano), sono state condotte indagini geofisiche che hanno evidenziato tracce della strada e di alcuni edifici contigui (Laura Cerri).
I successivi scavi archeologici hanno evidenziato un tratto della strada glareata (cioè realizzata in ciottoli e ghiaino) e numerosi reperti che documentano la frequentazione dell’area da età repubblicana fino a età tardoantica. Si è potuto confermare, così, che il Pons Aufidi si identifica nel Ponte Santa Venere.
Gli scavi archeologici sono stati commissionati alla società Archeologica s.r.l e condotti dagli archeologi Andrea D’Ardes, Gianna Ferrara e Vincenzo Danese; le indagini di ricognizione da Grazia Savino, Antonella Frangiosa, Nicola Guglielmi e Giovanni Forte.
Questa tappa importante per la ricerca della Regina Viarum è il frutto della sinergia tra la Soprintendenza archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, il settore di Archeologia dell’Università Di Foggia (responsabili Maria Luisa Marchi e Danilo Leone), e il Comune di Rocchetta Sant’Antonio.