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Cultura e Spettacoli

Ritratti al femminile che lasciano il segno

Barbara Buttiglione, Chiara Cannito, Lizia Dagostino, Gianna Lomangino, Carmela Minenna, Mariella Vitucci. Non sei personaggi in cerca d’autore – come nell’omonimo dramma teatrale di Pirandello – ma, al contrario, sei autrici che hanno cercato personaggi da raccontare, trovandoli in quaranta donne di Bari e Bitonto che, per il proprio operato, hanno lasciato il segno nella comunità di riferimento. «Quaranta scelte di vita, quaranta ‘semi’ che ancora oggi portano frutto – recita l’introduzione del testo, intitolato “Piccole storie di grandi donne” ed edito da Secop.

Quaranta microstorie declinate al femminile che riconsegnano la macrostoria regionale e nazionale, la nostra storia identitaria, quella del presente, del passato più vicino e di quello più lontano. Quaranta vissuti che, pur rappresentando un concentrato territoriale, restituiscono elementi di universalità». Un libro che mette assieme divulgazione e ricerca, piglio scientifico e gusto letterario, narrativo; due spiriti per certi versi complementari che in egual modo connotano il profilo umano e professionale del team di scrittura, composto da donne provenienti dal mondo dell’educazione, della formazione (scolastica e aziendale), dell’editoria, del giornalismo, degli eventi culturali e dell’associazionismo. Donne e professioniste, insomma, che sanno precisamente cosa significa lavorare nella comunità, per la comunità, affiancate per l’occasione da sette giovani illustratrici della scuola di grafica e design “Grafite”, che hanno arricchito la prima parte del libro, in cui il racconto scritto delle vite delle protagoniste richiama inevitabilmente la tradizione orale che ne è fonte diretta, in cui familiari e amici hanno dato vita al ricordo e le autrici si sono fatte latrici della testimonianza.
Le illustrazioni cedono poi il passo alle fotografie: nella seconda parte del testo, infatti, il linguaggio si fa più documentaristico; a delinearsi sono i profili biografici e bibliografici delle donne, in cui anche attraverso un’accurata sitografia si ricostruisce il loro vissuto e la loro capacità di agire con coraggio e intelligenza. “Piccole storie di grandi donne” è pensato per un pubblico eterogeneo, lettrici e lettori di ogni età, per chi conosce già i nomi e le storie di queste donne fuori dal comune, ma anche per i giovani lettori che possono rintracciare nelle loro esistenze esempi concreti di libertà, caparbietà e indipendenza. Il volume, primo di una collana, è frutto di due anni di lavoro condiviso, di videocall e ricerche laboriose. «In un tempo di singolarità, troppo spesso muscolare, questo lavoro a più mani ci ricorda la bellezza del lavoro condiviso, cooperativo, d’insieme», ha scritto nella prefazione la Presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone, che ha sostenuto il progetto editoriale assieme alla rettrice dell’Università La Sapienza, Antonella Polimeni. Un’ulteriore conferma, certamente non necessaria ma non per questo meno significativa, che il recupero delle figure e delle voci femminili della nostra terra è sentito e accolto anche dalle istituzioni come un elemento essenziale nella narrazione del nostro tempo.

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