In soli dieci giorni, dal primo al 10 aprile, sono stati 5mila i visitatori del Museo archeologico Nazionale di Taranto (MArTA) che festeggia così un altro piccolo record.
A contribuire al boom di visite sono state certo alcune delle iniziative messe in campo dal Museo tarantino: la prima domenica di aprile con l’ingresso gratuito, l’arrivo del gruppo scultoreo di Orfeo e le Sirene, la formula delle aperture straordinarie fino alla mezzanotte e fino alle 23 nelle giornate del Giovedì e Venerdì santo tarantino, hanno invogliato e permesso l’accesso a tanti visitatori, alcuni provenienti anche dall’estero.
Solo nei giorni di Pasqua e Pasquetta sono state in tutto 1.600 le persone che hanno scelto il MArTA e numeri da record hanno riguardato anche il primo giorno di esposizione di “Orfeo e le Sirene” dello scorso 5 aprile e il sabato santo.
«Ritengo non si sia affatto trattato di una scelta dovuta al maltempo – afferma il direttore regionale musei di Puglia, Luca Mercuri, delegato dal direttore generale musei prof Massimo Osanna alla guida del MArTA – perché prima delle condizioni meteo avverse, avevamo registrato prenotazioni di interi gruppi provenienti anche da fuori regione e che hanno scelto Taranto e il suo museo per trascorrere una Pasqua all’insegna della cultura».
Cresce dunque l’attenzione verso il MArTA e l’esposizione nella Sala I del Museo archeologico Nazionale di Taranto della recente acquisizione permanente del gruppo scultoreo rientrato dagli Stati Uniti (Paul Getty Museum di Los Angeles) grazie ad un’operazione congiunta dei Carabinieri del comando Tutela del Patrimonio culturale (Tpc), coordinati dalla Procura della Repubblica di Taranto con l’importante supporto del District Attorney’s Office di Manhattan-New York (USA) e con la stretta collaborazione dell’Homeland Security Investigations.
«Un importante risultato – continua il direttore Luca Mercuri – che va assolutamente condiviso con tutti i lavoratori del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, impegnati in questi giorni di festa a garantire non solo le aperture, ma anche interessanti percorsi guidati a tutti i piani espositivi, alle sale dei reperti iconici, e alla pinacoteca della Collezione Ricciardi».