Il celebre fotografo Oliviero Toscani ha rivelato di essere affetto da una malattia incurabile, l’amiloidosi, che lo ha portato a perdere molto peso e ad affrontare una serie di complicazioni. In un’intervista al Corriere della Sera, Toscani ha ammesso di aver pensato al suicidio assistito e di averne già parlato con l’amico Marco Cappato.
«Non si sa quanto tempo mi resta – ha confessato il fotografo -, e vivere così non mi interessa». Nonostante stia seguendo una cura sperimentale, Toscani sembra rassegnato al suo destino e riflette sulla vita, la morte e i valori che contano davvero.
Le mostre celebrano la sua carriera
Mentre affronta questa difficile sfida, il mondo dell’arte continua a celebrare il lavoro di Toscani. Due mostre: una a Zurigo, incentrata sulle sue opere più provocatorie, e l’altra al Museo Archeologico Petrone di Vieste, che ripercorre la sua carriera attraverso oltre 100 fotografie.
In quest’ultima, il pubblico può ammirare i suoi scatti più famosi, da quelli per i Jesus Jeans a quelli più controversi come il bacio tra prete e suora. Un’occasione per ripercorrere le tappe di una carriera che ha segnato la storia della fotografia e dell’advertising.
Un’eredità indelebile
Nonostante la malattia, Toscani conserva il suo spirito critico e la sua voglia di provocare. L’artista attacca la politica italiana e la figura di Giorgia Meloni, sottolineando l’importanza della libertà e dell’impegno civile.
Toscani vorrebbe essere ricordato non solo per le sue singole immagini, ma per l’impatto che il suo lavoro ha avuto sulla società, per le sue scelte etiche e politiche.