Matera, tra giochi e creatività: la “spasseggiata” nella Cripta del Peccato originale

Una visione celeste, magari in un anfratto della gravina, potrebbe aver ispirato l’anonimo pittore dei fiori ad affrescare la Cripta del Peccato originale o dei ”Cento Santi”, nota come la Cappella Sistina del rupestre? E i monaci benedettini, che nel periodo longobardo abitarono quei luoghi, da dove venivano, chi erano, come trascorrevano le giornate?

Sono alcuni degli spunti della ”spasseggiata” che ha coinvolto ieri sera, a Matera, turisti e curiosi per la prima delle quattro “Spasseggiate Fantasiologiche” di Massimo Gerardo Carrese alla Cripta del Peccato Originale.

Gli altri appuntamenti sono fissati per il 3, il 18 e il 31 agosto. Si tratta di percorsi molto speciali, attraverso il Sentiero dei Cento Santi, segnati dalla fantasia e dall’immaginazione. Il fantasiologo ha condotto i visitatori dalla biglietteria, situata all’interno dell’agriturismo Casal Dragone, fin dentro la Cripta. Un percorso di circa 800 metri, attivando giochi e riflessioni sulla fantasia, sull’immaginazione e sulla creatività.

Nel corso della visita Carrese ha coinvolto i visitatori in una dimensione ludica, divertente e riflessiva, fatta di giochi linguistici, matematici, artistici, gestuali, come prospettiva dalla quale osservare il paesaggio e la storia della Cripta del Peccato originale.

Luogo cultuale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo, la Cripta è impreziosita da un ciclo di affreschi datati tra l’VIII e il IX secolo, realizzati dal ”Pittore dei Fiori di Matera”. La parete sinistra presenta tre nicchie, su cui sono raffigurate rispettivamente le triarchie degli Apostoli, della Vergine Regina e degli Arcangeli. La parete di fondo presenta un ampio ciclo pittorico raffigurante episodi della Creazione e del Peccato originale.

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