Lolita Lobosco torna in tv, Luisa Ranieri: «Il lungomare di Bari il mio set preferito»

Incontriamo Luisa Ranieri a Roma, alla vigilia della prima puntata della terza serie di “Lolita Lobosco”, in onda stasera alle 21,25 su Rai Uno, di cui l’attrice napoletana, ormai barese di adozione, è protagonista. La regia delle quattro puntate è di Renato De Maria. La produzione è di Angelo Barbagallo e Luca Zingaretti per Bibi Film e Zocotoco in collaborazione con Rai Fiction. La fiction, girata tra Bari, Polignano a mare e Monopoli, è realizzataa con il contributo dell’Apulia Film Commission e della Regione Puglia.

Una domanda a brucia pelo: è in fibrillazione per il ritorno di Lolita Lobosco su Rai Uno?

«Sì, sono molto emozionata, avverto un pathos particolarmente entusiasmante. L’attesa per questa terza serie è grande e mi auguro che anche questa volta possa conquistare l’audience e la simpatia del pubblico televisivo che in realtà mi ha già concesso il suo apprezzamento».

Dopo aver ricevuto le chiavi della città direttamente dalle mani del sindaco Antonio Decaro si sente ancora più vicina ai baresi?

«L’appuntamento che lei ricorda, datato 27 ottobre 2023 al teatro Piccinni, è stato un momento davvero felice per me. Mi sono sentita onorata nel ricevere le chiavi che sono simbolo di riconoscenza e affetto. Posso solo esser grata. Sono salita su quel palco e mi sono sentita parte della città. Senza nulla togliere alla mia terra d’origine, Napoli, e ad altri luoghi, non le nascondo che amo molto Bari, è stata una bellissima scoperta».

Ormai anche i baresi la percepiscono come una concittadina “doc”. Siamo dunque arrivati a un altro giorno tanto atteso da molti telespettatori e ricordiamo che la fiction, nel 2023, ha raggiunto punte di ascolto di sei milioni e mezzo di persone. Stavolta il suo personaggio sarà più maturo, saggio, divertente, sbarazzino, ironico o cosa?

«In questa terza edizione ritroviamo una Lolita molto malinconica, soprattutto all’inizio. Cerca infatti di metabolizzare il dolore per la delusione di Angelo, il suo primo amore e amico speciale. Nello stesso tempo, però, è una donna combattiva con una grande voglia di cercare a tutti i costi di portare il cuore oltre l’ostacolo, di mettersi in gioco. Ha le sue fragilità e i suoi punti di forza, come tutte le donne e ha un temperamento mediterraneo».

Ci tolga una curiosità: dopo tutti i mesi che ha trascorso qui in Puglia per girare le scene della serie tv, quale luogo l’ha colpita in modo particolare? Penso ai palpitanti vicoli del borgo antico di Bari, alla magia dell’Abbazia di San Vito o ancora alla splendida Monopoli.

«Le rispondo subito. A parte la bellezza e il folklore di ogni angolo della Puglia, adoro girare moltissimo verso il lungomare del capoluogo, in zona Santa Lucia. Luce ovunque con l’azzurro del mare e un’atmosfera d’incanto e comprendo tutti coloro che amano fare jogging su quel tratto della città».

Torniamo a stasera. C’è una nuova avventura sentimentale per la coraggiosa e insieme rigorosa Lolita Lobosco?

«Sì, ci sarà un amore più maturo e consapevole. Con Leon, il personaggio interpretato da Daniele Pecci, un gallerista d’arte che si trasferisce a Bari per vivere con le tre figlie dopo aver vissuto una esperienza dolorosa».

Una domanda provocatoria: alla luce di tutte le ultime e tristi notizie di cronaca giudiziaria barese, se lei, Luisa, fosse per davvero nella vita un vicequestore, cosa farebbe subito per migliorare il tessuto sociale di questa città?

«È una domanda a cui non so rispondere perché in realtà io vivo Bari da turista e amo tutto della città, quindi non ne conosco i difetti più o meno nascosti. Quelli a cui si riferisce lei possono essere intuiti e descritti solo da un barese che si muove in città».

Dica la verità, ha mai avuto il desiderio di comprarsi un trullo in valle d’Itria o una masseria tipica pugliese dove godere della bellezza del luogo?

«Eh, no magari».

Lo prendiamo allora come un sì. Ora, all’alba della nuova serie, a chi vanno i suoi ringraziamenti in particolare?

«Alla scrittrice Gabriella Genisi dalla cui penna è nata Lolita. Poi un grazie ai miei produttori, alla Rai per aver accettato la sfida e a tutti gli attori principali, a quelli che hanno lavorato anche solo per un giorno perché hanno affrontato questa grande avventura. Un grazie sincero».

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