Foggia ancora casa della musica di qualità con il ritorno di “Giordano in jazz”, la manifestazione che ha inserito il capoluogo daunio a pieno titolo nei circuiti internazionali di questo intramontabile genere musicale.
Sul prestigioso palcoscenico del teatro comunale Umberto Giordano, stasera, alle 21, approda una delle star mondiali del jazz, Pat Metheny, adorato anche dagli appassionati di altre correnti musicali grazie al gusto melodico che caratterizza i suoi straordinari virtuosismi chitarristici. Sarà una delle solo cinque date italiane, imperdibile per i fan dell’artista e, più in generale, per chi è a caccia di emozioni musicali di altissimo livello.
Lo stile di Metheny è stato influenzato dal grande vibrafonista Gary Burton, pioniere del genere “fusion” con il quale ha collaborato a metà anni ’70, ma anche dal compianto sassofonista Ornette Coleman, tra i fondatori del “free jazz”, che si legò con lui per diversi progetti a partire da 1985. Con l’inserimento di sonorità elettroniche sempre più sofisticate, pur rimanendo sempre fedele al suo melodismo venato di suggestioni brasiliane, Metheny ha conquistato una platea globale, diventando l’unico musicista ad aver vinto 20 Grammy Award in dodici diverse categorie musicali e stringendo collaborazioni di grande successo con artisti del calibro di Steve Reich, Herbie Hancock, David Bowie e Pino Daniele.
A Foggia, Metheny, affiancato da Joe Dyson Jr. alla batteria, e Chris Fishman alle tastiere, porterà il nuovo progetto “Side-eye NYC”, tradotto in un album live registrato appena prima dello scoppio della pandemia e composto per metà da nuovi brani e per metà da vecchi successi rivisitati.
La ripresa del “Giordano in Jazz” propone subito un “coup de théâtre”, grazie alla collaudata collaborazione tra il settore Cultura del Comune e il Moody Jazz Cafè, spostando sempre più in alto l’asticella della qualità, per la grande gioia degli appassionati foggiani.