Coniugare spettacoli, laboratori, performance con le comunità, accessibilità e promozione dei giovani talenti: torna, alla sua quarta edizione, il festival di danza contemporanea “Le danzatrici en plein air”, che animerà i luoghi della cultura di Ruvo di Puglia dal 20 giugno al 7 luglio, con la direzione artistica di Giulio De Leo. Il festival celebra l’affresco tombale “Le danzatrici di Ruvo di Puglia” e il patrimonio archeologico e culturale del territorio, offrendo spettacoli, performance, laboratori ed eventi.
Un’indagine sull’anima della danza
Immaginate le figure dell’affresco, ora conservato nel Museo di Napoli, liberate dalla staticità della pittura, danzare libere per le strade e le piazze. Questo è il sogno che anima il festival, un’immersione nella danza come ricerca di sé e memoria collettiva, dove il movimento crea un legame profondo con i luoghi e le persone. Oltre a riportare in vita le danzatrici, il festival vuole esplorare le origini del gesto coreutico, le memorie stratificate, i retaggi culturali e le esperienze che plasmano la danza a livello individuale e collettivo.
Un programma di rilievo
Ben 41 eventi, tra cui spettacoli, residenze artistiche e performance internazionali, con compagnie provenienti da vari paesi come Libano, Grecia, Cipro e Germania. Tra gli ospiti, nomi di spicco come Mauro Astolfi, Simona Bertozzi, Adriana Borriello e Christos Papadopoulos, che presenterà lo spettacolo “Elvedon”, ispirato al romanzo “Le onde” di Virginia Woolf. Sei vite intrecciate, sei onde nel mare dell’esistenza. Un romanzo che ci accompagna lungo il corso di un’intera vita, dall’infanzia spensierata alla saggezza della vecchiaia.
Tra gli eventi più attesi c’è anche “Melting Pot 0116”, una coreografia di Roberto Zappalà eseguita dalla Compagnia zappalàdanza2, che riunisce in una composizione originale frammenti di diverse creazioni realizzate nel corso degli anni dal grande maestro siciliano.
Altro evento significativo è “Timelessness”: sul palco, la coreografia di Adriana Borriello, che bilancia rigorosa scrittura e improvvisazione strutturata, si intreccia e si confonde con la partitura musicale di Thierry De Mey, composta per Les Percussions de Strasbourg nel 2019, e i suoni catturati ed elaborati da Edoardo M. Bellucci, compositore di musica elettroacustica.
Di particolare interesse è la prima nazionale di “Searching for Europa” in versione outdoor, una coproduzione internazionale tra la Compagnia Menhir e Anti-Skino Performing Arts di Cipro. La coreografia è di Giulio De Leo, con musiche di Vaggelis Gettos, e vede la partecipazione di Erika Guastamacchia e della Corale Polifonica “Michele Cantatore”, diretta dal Maestro Angelo Anselmi. Questo lavoro esplora l’oscillazione tra est e ovest delle due sponde del Mediterraneo, dove i paesaggi si inseguono come le onde del mare in un gioco di somiglianze riflesse.
I luoghi, l’accessibilità
Gli eventi si svolgeranno in vari luoghi di Ruvo di Puglia, tra cui l’ex Convento dei Domenicani, la Scuola Bovio, il Museo Archeologico Nazionale Jatta e il Museo del Libro. Il festival promuove l’accessibilità e include spettacoli di artisti con disabilità, come “I versi delle mani” e “Lampyris Noctiluca”.
Il festival supporta anche i talenti emergenti con le sezioni Scavi, Mitologie e Giacimenti. Le opere selezionate saranno presentate il 21 e 22 giugno nell’ex Convento dei Domenicani.