Laudadio lascia il Bif&st: «Sarò nel comitato per il centenario di Camilleri. Magrelli per la mia successione»

A conclusione della 15esima edizione del Bif&st il direttore artistico Felice Laudadio ha annunciato le sue dimissioni dalla guida del Bari international film&tv festival.

Il Bif&st è stato ideato proprio da Laudadio nel 2009. L’addio alla manifestazione è arrivato nel corso della conferenza stampa finale del festival che si è svolta al Teatro Petruzzelli di Bari.

«Sono stato chiamato a dirigere un altro prestigioso evento internazionale da me ideato e ho inoltre accolto – ha annunciato Laudadio – l’affettuoso invito delle figlie di Andrea Camilleri, che ringrazio per l’onore, di far parte del comitato scientifico, già a lavoro, per organizzare le celebrazioni del centenario del grande scrittore che si svolgeranno in Italia e nel mondo nel 2025».

Laudadio ha affermato che il suo prossimo impegno lo terrà occupato «per anni. Esco di scena lasciando il Bif&st in eccellente salute dal punto di vista culturale ed economico», ha evidenziato.

«Ringrazio per primo il pubblico che fino ad oggi e ancor più ha seguito ed amato» la rassegna «e i pochi ed esperti collaboratori che fra mille difficoltà hanno con me eroicamente costruito da Roma e da Bari questa manifestazione divenuta simbolo della Primavera culturale pugliese, avviata dall’allora presidente della regione Niky Vendola e dalla sua assessora alla cultura Silvia Godelli, proseguita dal presidente Michele Emiliano e dal sindaco di Bari Antonio Decaro e prodotta dall’Apulia Film Commission a cui va il mio grazie», ha concluso.

«Magrelli il nome giusto per ma mia successione»

Dopo aver annunciato che lascerà la direzione artistica del Bif&st di Bari, Laudadio ha indicato Enrico Magrelli come suo successore. «I decisori – evidenzia – devono tenere conto dei curricula ma anche delle storie personali. Io ho avuto per tantissimi anni, anche in altre manifestazioni, questa figura molto importante di un collaboratore, vicedirettore della mostra del Cinema di Venezia, che con molta umiltà si è prestato a fare il “secondo”. Ha condotto – continua – con straordinaria competenza e moderazione tutti gli incontri».

Secondo Laudadio, Magrelli «garantirebbe una cosa fondamentale, cioè che la macchina del Bif&st che si è formata in tutti questi anni, con tutte le competenze, rimarrebbe forte. Se il regista se ne va e c’è l’aiuto regista che prende il suo posto il lavoro è garantito, per le competenze accumulate e per la conoscenza che si ha a che fare. Dietro i risultati c’è un lavoro fatto di piccoli dettagli».

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