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Martina Franca, la versione moderna de “Gli uccellacci” va in scena al Verdi

Il programma del Festival della Valle d’Itria propone domani e sabato uno degli appuntamenti più attesi: “Gli Uccellatori” di Florian Leopold Gassmann, in prima rappresentazione moderna in Italia al Teatro Verdi di Martina Franca.Enrico Saverio Pagano, giovane direttore già specializzato nel repertorio settecentesco, salirà sul podio dell’Orchestra della Magna Grecia, coproduttore del progetto; la regia…

Il programma del Festival della Valle d’Itria propone domani e sabato uno degli appuntamenti più attesi: “Gli Uccellatori” di Florian Leopold Gassmann, in prima rappresentazione moderna in Italia al Teatro Verdi di Martina Franca.

Enrico Saverio Pagano, giovane direttore già specializzato nel repertorio settecentesco, salirà sul podio dell’Orchestra della Magna Grecia, coproduttore del progetto; la regia è di Jean Renshaw (che ha firmato anche l’Orazio di Pietro Auletta), le scene e i costumi di Christof Cremer, le luci di Pietro Sperduti. Il cast si compone dei giovani solisti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, Bryndis Gudjónsdóttir nella parte della Contessa Armelinda, Massimo Frigato nella parte del Marchese Riccardo, Justina Vaitkute nella parte di Roccolina, Elia Colombotto nella parte di Cecco, Angelica Disanto nella parte di Mariannina, Huigang Liu nella parte di Pierotto, Joan Folque nella parte di Toniolo, con la ballerina Emanuela Boldetti.

Il manoscritto de “Gli uccellatori” è stato riscoperto nella biblioteca nazionale di Vienna nel 2015 in un progetto di ricerca diretto dal musicologo tarantino Michele Calella, professore ordinario di musicologia all’Università di Vienna, revisionato da Martina Grempler e Ingrid Schraffl, e già portato in scena dal Theater an der Wien nella Kammeroper di Vienna dalla regista-coreografa inglese Jean Renshaw, che cura la regia di questo primo allestimento italiano.

Basato sul libretto di Carlo Goldoni, “Gli uccellatori” fu messo in scena per la prima volta al Teatro di San Moisè a Venezia nel 1759, e prima di approdare a Vienna, dopo quasi un decennio, fu rappresentato in numerosi teatri del nord e centro Italia, oltre che in Spagna, Polonia e Germania. La vicenda, ambientata nella campagna che circonda un palazzo signorile, si basa sugli intrecci amorosi tra una coppia seria, il Marchese Riccardo e la Contessa Armelinda, e un gruppo di parti buffe, che comprendono tre cacciatori di uccelli e due astute servette.

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