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La Medea contemporanea Giuseppe Arcieri ai David: il cortometraggio girato nella Bat

È in concorso nella categoria “Cortometraggi” al David di Donatello 2023 “Medea” del giovane regista barlettano Giuseppe Arcieri. Per la realizzazione dell’opera, prodotta dall’Accademia di Belle Arti di Foggia in collaborazione con JR Studio Cinema di Foggia e con il contributo della Regione Puglia, si è partiti dall’analisi della tragedia greca di Euripide. Il progetto…

È in concorso nella categoria “Cortometraggi” al David di Donatello 2023 “Medea” del giovane regista barlettano Giuseppe Arcieri. Per la realizzazione dell’opera, prodotta dall’Accademia di Belle Arti di Foggia in collaborazione con JR Studio Cinema di Foggia e con il contributo della Regione Puglia, si è partiti dall’analisi della tragedia greca di Euripide.

Il progetto fa parte delle tante iniziative promosse dal direttore dell’ABAFG, il professor Pietro Di Terlizzi. Il coordinatore del progetto è il professor Francesco Arrivo, docente di Scenografia, mentre il cast tecnico è composto sia dagli studenti, che hanno contribuito con le loro competenze acquisite nei percorsi di studi alla realizzazione del corto, sia da ex studenti e giovani professionisti.

«Attualizzare un classico come Medea è stata un’esperienza molto stimolante – commenta Giuseppe Arcieri, studente all’ABAFG, al biennio di Cinema e New Media Art -. Volevo rendere contemporanea la trama della tragedia, creando una Medea diversa e con una disabilità. Di fatto Medea è diventata un’eroina indipendente dalla figura maschile: Giasone, suo marito, è infatti un personaggio di sfondo. Abbiamo poi individuato Polemos, figura maschile e negativa che cerca di spingere Medea ad uccidere i suoi figli, e dall’altra Eirene, simbolo di pace interiore. La donna si trova così a scegliere tra le due forze contrapposte. Con questo corto vogliamo far vedere la disabilità con uno sguardo diverso, come risorsa – dice Arcieri – e in maniera velata: soltanto in una scena si vede la protagonista sulla sedia a rotelle. L’eroina, poi, guarda al futuro: qui abbiamo voluto sottolineare un messaggio di speranza per le giovani generazioni».

Durante la realizzazione del cortometraggio è stata mostrata grande attenzione al territorio della provincia. Infatti, i sopralluoghi per le riprese sono stati eseguiti nel sito archeologico di Canne della Battaglia, nella riserva naturale delle Saline di Margherita di Savoia, presso il Carroponte, e infine in un’abitazione d’epoca in contrada S. Maria sul territorio del comune di Andria. Il cast artistico è formato dall’attrice protagonista che interpreta Medea, Vincenza Dinoia, alla sua prima esperienza, Serena Rizzi (Eirene), Michele Piccolo (Polemos), Nicola e Marco Antonio Nasca (figli di Medea), Francesco Barile (Giasone). Il cortometraggio è stato selezionato al Festival del Cinema Europeo di Lecce e adesso è in concorso per l’edizione 2023 del David di Donatello.

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