La compagnia Orfeo “salverà il mondo prima dell’alba”

Dopo aver esplorato il mondo degli ultimi, dei reietti, degli esclusi e dei perdenti, la compagnia Carrozzeria Orfeo porta al Teatro Kismet di Bari un nuovo spettacolo, dove viene spostata l’attenzione al tema opposto: il benessere e l’apparente successo. Un atteso ritorno all’Opificio per le arti (lo scorso anno il loro ‘Miracoli metropolitani’ aveva registrato un doppio sold-out) per il debutto pugliese di Salveremo il mondo prima dell’alba, in scena questa sera, sabato 27 gennaio, alle 21 e domenica 28 gennaio alle 18 per la Stagione 2023/24 di “Bagliori”, a cura di Teresa Ludovico per Teatri di Bari.

Nello spettacolo, che ha debuttato a gennaio ad Ancona, i registi Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi raccontano dei primi, dei vincenti, della classe dirigente, dei ricchi. Protagonisti che paradossalmente, però, sono imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti e, quindi, frantumati da tutto ciò che la mentalità capitalista non può comprare: l’amore per se stessi, la purezza dei sentimenti, gli affetti sinceri, la ricerca di un senso autentico nell’esistenza. Salveremo il mondo prima dell’alba è infatti il racconto della vita di alcuni ospiti in una clinica di riabilitazione di lusso situata su un satellite nello spazio, nuova meta turistica dei super ricchi, specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee come dipendenze sessuali, affettive, da lavoro, da psicofarmaci.

«Lo spettacolo, in fondo, vuole raccontare una società sempre più triste – spiega Gabriele Di Luca – eppure, satura di foto felici in cui non sembra più esistere un luogo dove riconoscersi come soggetti autentici, né tantomeno in progetti sociali che richiedano la nostra dedizione e la nostra lealtà. Perché l’unico comandamento sembra essere quello di produrre; l’errore è bandito, la sofferenza individuale è percepita come una vergogna, una zavorra da nascondere agli altri, come segnale chiaro di debolezza e fallimento; mentre in modo sempre più meschino e ingannevole va affermandosi la nuova eroica parola portavoce del capitalismo: resilienza, che, nel cinico pragmatismo di questo sistema malato, in fondo significa solo: “Resisti nonostante tutto, ignora te stesso e il tuo dolore, nascondilo, non ascoltarti più e vai avanti. Produci, produci, produci!”».

Sabato 27 gennaio nel foyer è presente lo stand dell’associazione culturale “Un panda sulla luna”, che gestisce anche una libreria a Terlizzi: uno spazio dove gli spettatori potranno acquistare e ricevere consigli sul prossimo libro da leggere. Domenica 28 gennaio si rinnova l’appuntamento con lo Spettatore critico: la compagnia Carrozzeria Orfeo incontra il pubblico insieme alla direttrice artistica di Teatri di Bari, Teresa Ludovico.

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