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Intramontabile Barbie: a Brindisi la mostra che racconta un fenomeno globale

La perfezione non esiste, è solo un modello. Ma Barbie, icona globale, ha fatto credere possibile che quella perfezione esistesse. Almeno, nel mondo delle bambole. Nel recente film diretto da Greta Gerwig, la protagonista è una donna sicura di sé e indipendente, con una straordinaria capacità di divertirsi, restando sempre e comunque affascinante. Simbolo della…

La perfezione non esiste, è solo un modello. Ma Barbie, icona globale, ha fatto credere possibile che quella perfezione esistesse. Almeno, nel mondo delle bambole. Nel recente film diretto da Greta Gerwig, la protagonista è una donna sicura di sé e indipendente, con una straordinaria capacità di divertirsi, restando sempre e comunque affascinante. Simbolo della donna moderna, emancipata, capace di essere sé stessa in ogni situazione, in ogni cultura ed in ogni Paese. Proprio come avrebbe voluto Ruth Handler, ideatrice della bambola più famosa del mondo, che 65 anni fa creò insieme al marito Elliot, Barbara Millicent Robert, nota altrimenti al grande pubblico come Barbie.

A raccontare il mito della bambola fino al 17 marzo 2024, nella galleria di Colonne Shopping Centre a Brindisi, sarà allestita una mostra dal titolo “Be Barbie – Mostra evento di un’icona dal 1959 ad oggi”. Un modo inusuale di raccontare la donna attraverso la vita di questa bambola, interprete delle trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia. L’archetipo di Barbie non è un inno alla riconquista femminista del mondo e nemmeno la volontà di schiacciare la parte maschile, è il desiderio di equità, di riappropriazione della propria identità. È la volontà di evidenziare come la donna non viva un ruolo imposto dalla società ma quello che realmente sente appartenerle.

Ruth Handler quando ideò Barbie, lo fece con lo scopo di ispirare il potenziale di ogni bambina “Puoi essere tutto ciò che desideri”, senza limiti all’immaginazione.

Colonne Shopping Centre parte da questa riflessione per costruire il percorso della mostra con una doppia anima: Be Barbie – Be different. Il Dream Gap per le bambine esiste ancora e recenti ricerche dimostrano che le difficoltà non derivano dalla mancanza di fiducia in loro stesse o di motivazione, ma spesso dal mondo che le circonda. Anche se sono stati compiuti progressi verso l’uguaglianza di genere, esistono ancora stereotipi e pregiudizi sociali che possono influenzare le scelte e il futuro. Il valore di una persona non dipende dal genere ma da capacità e competenze, nel lavoro e nella vita.

La mostra nasce in concomitanza con il 65esimo anniversario del marchio Barbie nel 2024 e mapperà l’eredità di Barbie iniziata nel 1959 quando Ruth Handler voleva creare una narrazione diversa per sua figlia Barbara. L’esposizione sarà articolata in 5 sezioni ognuna delle quali sarà introdotta da un aspetto in particolare intitolato “Who is Barbie” dove verranno esposte all’interno di alcune teche, suddivise per decadi rappresentativi dal 1959 ad oggi, time line ma anche le curiosità, i numeri e il making of globale di Barbie per sapere subito “chi è Barbie”.

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