In Puglia una proposta di legge per sostenere le bande musicali da giro: «Valorizziamo un patrimonio unico»

Valorizzazione delle attività delle bande musicali da giro attraverso le scuole, valorizzazione della figura del trascrittore, finanziamenti per attrezzature, strumenti e spese di trasporto e accoglienza, premialità per le bande dall’importante peso storico e culturale. E un finanziamento di 500mila euro per dare sostegno al settore.

È la proposta di legge presentata oggi in VI commissione consiliare pugliese.

Se la proposta di legge dovesse essere approvata in Consiglio, la Puglia sarebbe la prima regione italiana ad avere una legge dedicata alle bande. I lavori sul testo sono partiti nel 2019 con un protocollo siglato da sindaci, maestri concertatori e organizzatori di festival bandistici, per poi proseguire con l’incontro di docenti di conservatorio, associazioni di valorizzazione delle tradizioni, cittadini e comitati feste, al fine di costruire un dialogo con le realtà bandistiche.

«È un atto fondamentale per la tutela e la valorizzazione della pratica musicale bandistica che da sempre rappresenta un patrimonio di assoluta unicità del sud Italia, della Puglia in particolare», commenta il capogruppo del gruppo Misto in Consiglio regionale, Pierluigi Lopalco.

«Il testo – dice – frutto di un lavoro di ascolto e concertazione di tutte le parti interessate iniziato nel 2019, ha come obiettivo quello di raggruppare e qualificare le numerose realtà presenti nella nostra regione dentro un apposito inventario del patrimonio culturale immateriale pugliese e, allo stesso tempo, offrire strumenti finanziari nonché promuovere la pratica musicale bandistica, incentivando l’avvio di corsi musicali, la realizzazione di un Museo diffuso e integrato delle bande da giro pugliesi, la creazione di una rete di festival e la divulgazione degli aspetti culturali e formativi anche tra le giovani generazioni. Quello della banda è un patrimonio unico».

«Parliamo di una proposta – spiega Di Bari, consigliera regionale delegata alle Politiche Culturali – che ha visto un grande lavoro in sinergia tra gli uffici del Dipartimento e la VI Commissione consiliare. Le bande da giro rappresentano un patrimonio inestimabile per la nostra regione, che dobbiamo promuovere e valorizzare. Sono programmati interventi per il sostegno per l’acquisto, il miglioramento e il completamento di attrezzature musicali, fisse e mobili, partiture e divise funzionali all’esercizio dell’attività. Sono stati programmati anche il recupero e il restauro di attrezzature e altri beni mobili delle bande da giro, per la loro conservazione e la fruizione anche nelle mostre e la fruizione di spazi destinati alle prove e alla socialità. Stiamo pensando a un nome di primo piano per presentare la norma dopo l’approvazione in Consiglio. Il sogno sarebbe Riccardo Muti e ci stiamo impegnando perché diventi presto realtà».

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