Più di 35mila persone hanno festeggiato, ieri sera, i 20 anni di carriera dei Negramaro, tornati a casa per il “N20 back home”.
Sono quasi le dieci di sera quando il concerto-evento decolla dall’aeroporto Cesari di Galatina, per la prima volta trasformato in un’arena musicale per festeggiare i quattro lustri dei Negramaro.
L’entrata sul palco della band e del suo frontman Giuliano Sangiorgi, in giallo come il sole del suo Salento, viene salutata con un boato dai 35 mila presenti, capienza massima prevista dagli organizzatori.
Ventitrè i pezzi portati sul palco compresi i bis che fanno dimenticare subito al pubblico il ritardo e qualche disagio per l’ingorgo che si è creato per l’accesso all’area del concerto. Si inizia con Fino all’Imbrunire poi tocca ad Ariete, con indosso la maglia giallorossa del Lecce aprire – con “Per uno come me” – i duetti e le esibizioni inedite della serata. La seguiranno a turno in ordine cronologico Rosa Chemical, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Diodato, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Samuel, Aiello (che si commuove sul palco raccontando della sua amicizia con Sangiorgi), Sangiovanni ed Elisa (che rivela di aver raccontato ai figli in viaggio per il Salento che lo zio Puccio – Giuliano aveva preso un intero aeroporto per fare una festa) e infine Andrea Celi show director dei visual insieme a Cromazoo.
Tra i momenti più emozionanti quello regalato dall’assolo di Andro ad accompagnare il balletto dell’etoile salentina Nicoletta Manni e Timotej Andrijashenko.
È l’una di notte quando il “N20 back home” atterra sulla pista di Galatina dopo un volo di tre ore con tutti gli artisti a far festa sul palco con “Parlami d’amore” e il remix di “Ora ti canto il mare”. Il tempo di un saluto dal palco di Sangiorgi all’amico Lorenzo Jovanotti costretto al forfait per l’infortunio subito in bicicletta. Poi il grazie finale del gruppo in una terra dove tutto è iniziato e dove il cuore non è mai andato via.