Il pugliese Mario Desiati guida la prima finale a sette del Premio Strega

A guidare la “settina” dei finalisti dell’edizione del 2022 del Premio Strega è il pugliese Mario Desiati, con il suo “Spatriati” (edito da Einaudi) che con 244 voti è al primo posto.

Per la prima volta nella storia, i finalisti del prestigioso premio letterario saranno sette e non cinque. Era già accaduto nel 2020 che la cinquina si allargasse a sei libri in virtù dell’articolo 7 del regolamento di votazione per cui, se tra i cinque ci sono solo grandi editori, può essere ripescato il primo degli autori pubblicati da un piccolo e medio editore, ma a sette non si era mai arrivati.

Desiati, 45 anni di Martina Franca, con i suoi personaggi irregolari, vagabondi, raminghi, incerti, gli “Spatriati” appunto come Francesco Veleno e Claudia Fanelli, i due ragazzi pugliesi di Martina Franca, protagonisti di questa storia fluida, era da tempo dato per superfavorito alla cinquina che guida con uno stacco di 66 voti dal secondo classificato, Claudio Piersanti con “Quel maledetto Vronskij” (Rizzoli), 178 voti, e lo è anche per la volata alla vittoria finale.

«È un gioco. Sono vent’anni che sto nel mondo dell’editoria e so che è sempre tutto giorno per giorno», afferma Desiati: «Sono felice che dopo più di un anno “Spatriati” ancora c’è. Credo molto nella lungimiranza. “Spatriati” è un seme dentro tutti noi. È una parola che nel mio dialetto vuol dire irregolare. Una parola negativa di uno che è uscito fuori strada. È una storia di luci e ombre con cui hanno a che fare tutti gli scrittori. A volte abbiamo paura delle ombre e invece dobbiamo conoscerle e farcele amiche».

La votazione dell’8 giugno, per la seconda volta al Teatro Romano di Benevento, condotta da Stefano Coletta e in diretta streaming su Raiplay, ha spiazzato tutti con la sorpresa di due ex aequo al quinto posto e un ripescaggio al settimo.

Oltre che con “Spatriati”, Einaudi è in corsa per la vittoria con l’ingresso al quarto posto di Veronica Raimo e il suo romanzo di non formazione “Niente di vero”, 169 voti, già vincitrice del Premio Strega Giovani 2022. Al terzo si è classificato Marco Amerighi con “Randagi” (Bollati Boringhieri), 175 voti. Fabio Bacà con “Nova” (Adelphi), 168 voti, anche nella cinquina del Premio Campiello 2022, ha ottenuto 168 voti ex aequo con Alessandra Carati e il suo “E poi saremo salvi” (Mondadori). Ripescata “Nina sull’argine”, (minimum fax) 103 voti, di Veronica Galletta.

Su 660 votanti hanno espresso il loro voto in 593 tra voti singoli e collettivi. A presiedere il seggio Emanuele Trevi, vincitore dello Strega 2021.

La finale, il 7 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, in diretta su Rai3 condotta da Geppi Cucciari.

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