Il Premio Bizzarri a “Peso Morto”, il docufilm sull’errore giudiziario più grave della storia

Peso Morto, il docufilm di Francesco Del Grosso prodotto da Errorigiudiziari che racconta uno dei più gravi errori giudiziari italiani, la storia di Angelo Massaro e dei suoi 21 anni in carcere da innocente, sta facendo incetta di premi nei concorsi cinematografici nostrani.

Il film ha vinto il concorso Italia Doc, premio Libero Bizzarri 2022 a San Benedetto del Tronto e an che il premio della giuria e quello della giuria popolare al Parma film festival.

L’opera, si legge nelle motivazioni della giuria, «ha il grande merito di ricostruire, tramite una drammaturgia forte e convincente, un gravissimo caso di errore giudiziario basato su inammissibili pregiudizi sociali da parte degli investigatori e giudici. Grazie alle straordinarie testimonianze raccolte, l’autore crea un racconto commovente ed empatico che fa appello al nostro senso di responsabilità civile in qualità di cittadini».

Dopo la scomparsa di un caro amico, Massaro venne indiziato e intercettato. La sua vita fu stravolta a causa di una consonante male interpretata in una intercettazione: una t al posto di una s. Disse alla moglie in dialetto che stava per muoversi in auto trascinando a rimorchio «ù mors», un peso morto. Gli investigatori trascrissero «ù mort», cioè il cadavere dell’amico. Dopo qualche tempo Massaro venne arrestato e da lì iniziò il suo calvario giudiziario. Condannato in tutti i gradi di giudizio con l’accusa di omicidio nonostante assenza del cadavere, dell’arma del delitto e perfino del movente.

Solo un processo di revisione, dopo 21 lunghi anni, ha messo fine a una clamorosa ingiustizia che ha lasciato cicatrici indelebili nella vita di Massaro e della sua famiglia.

Coraggiosamente Angelo Massaro si è prestato a raccontare personalmente, da protagonista nel docufilm i momenti chiave della sua sconvolgente odissea. «Il premio è un importante riconoscimento che voglio condividere con i tanti, troppi innocenti che finiscono in carcere ingiustamente», ha commentato Massaro dopo la premiazione. «E’ il mio riscatto sociale che ho atteso troppo a lungo e che mi ripaga di tutto il dolore che ho sofferto con la mia famiglia».

Il regista Del Grosso ha dedicato al fratello Alessandro, recentemente scomparso, i premi ricevuti con la sua opera. «Se faccio questo mestiere – ha detto il regista – è grazie ai suoi consigli e al suo supporto continuo in tutti questi anni». «Abbiamo voluto raccontare la storia di Angelo per smuovere le coscienze dei cittadini di fronte a un numero che non può non far riflettere: ogni otto ore in Italia finisce in carcere un innocente», hanno detto Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, giornalisti e fondatori dell’associazione Errorigiudiziari.com.

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