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I reperti del MArTA in mostra al museo di Bellas Artes di Buenos Aires

È stata inaugurata ieri sera, nel Museo di Bellas Artes di Buenos Aires, la mostra di 60 preziosi oggetti appartenenti alle collezioni del Museo archeologico nazionale di Taranto (MArTA). La mostra resterà aperta fino a marzo 2023. L'iniziativa è il frutto di una collaborazione fra il museo tarantino, l'Istituto italiano di cultura di Buenos Aires,…

È stata inaugurata ieri sera, nel Museo di Bellas Artes di Buenos Aires, la mostra di 60 preziosi oggetti appartenenti alle collezioni del Museo archeologico nazionale di Taranto (MArTA). La mostra resterà aperta fino a marzo 2023.

L’iniziativa è il frutto di una collaborazione fra il museo tarantino, l’Istituto italiano di cultura di Buenos Aires, diretto da Donatella Cannova, e il Bellas Artes di Buenos Aires.

In presenza del direttore del museo argentino, Andrés Duprat, e dell’ambasciatore d’Italia Fabrizio Lucentini, la direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti, ha spiegato che «ci siamo proposti di raccontare varie storie. La prima quella di una delle città più importanti del Mediterraneo antico: la colonia greca di Taranto, definita la “Parigi del mondo antico” per la sua influenza culturale e la sua capacità di plasmare mode e comportamenti».

Inoltre «le storie dei popoli che convissero con i greci nella regione allora chiamata Apulia, la più orientale dell’Italia meridionale, il “tallone” della penisola, che per la sua forma ricorda uno stivale».

«Si tratta non tanto di oggetti selezionati per la loro bellezza, ma soprattutto per la capacità di evocare, con l’efficacia sintetica di un simbolo, temi complessi, come la società, l’ideologia funeraria, la cultura figurativa, il patrimonio dei racconti mitologici, e le credenze religiose dei greci di Taranto e delle altre civilizzazioni antiche della Apulia, in un periodo compreso fra l’VIII e il II secolo prima di Cristo».

Il MArTA, ha infine ricordato Degl’Innocenti, «è fra i musei archeologici più importanti del mondo, un punto di riferimento per la parte sud dell’Italia denominata Magna Grecia. Fu fondato nel 1887, quando gli scavi per la costruzione della nuova Taranto hanno portato alla luce resti della città antica, cosa che pose in modo quasi drammatico la necessità di salvaguardare il patrimonio archeologico locale».

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