Continua il lavoro sinergico per le associazioni “Lino Perrone” e “Basilicata Mozambico”, coadiuvate da Guido Galante: le importanti realtà sono impegnate a presentare il breve documentario “La Lixeira – la dignità degli invisibili”, realizzato dallo stesso Guido Galante e Antonio Notarangelo, prodotto dall’ associazione “Lino Perrone” in collaborazione con l’associazione “Basilicata-Mozambico”.
Il cortometraggio, della durata di circa 12 minuti, è impreziosito dell’inedito brano “Mozambico” di Francesco Altieri e la voce narrante di Pascal Zullino. Il documentario ha già ricevuto significativi riconoscimenti internazionali (Parigi, Londra, Istambul, Mosca, Stoccolma, Roma, Berlino, Lagos, Toronto, Buenos Aires), e mostra il crudo e reale racconto del quartiere della discarica di Maputo dove si gratta la sopravvivenza quotidiana con le unghie e con una serena e lenta forza della disperazione.
Il testo e le immagini sono di Roberto Galante, ideatore e responsabile della scuola/laboratorio di fotografia, grafica, scrittura e comunicazione “A Mundzuku Ka Hina”: un percorso di formazione professionale finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro destinato ai giovani della discarica di Maputo, agli orfani e ai numerosi bambini di strada che sono anche protagonisti del documentario.
«Roberto ha dedicato gli ultimi dieci anni della propria vita ai ragazzi della discarica ed al loro sviluppo umano e professionale. La sua sfida è stata quella di proporre un progetto formativo a questi ragazzi la cui vita non ha offerto la possibilità di elaborare ed esprimere le proprie potenzialità ed i propri talenti», ha dichiarato Guido Galante.
«Il fine che ha guidato il percorso di Roberto è stato quello di restituire strumenti e competenze agli invisibili, ovvero a coloro che non hanno voce, affinché potessero esprimere un’autonoma visione sul proprio mondo interno ed esterno e diventare essi stessi gli architetti della narrazione – continua -. Oggi siamo impegnati a far fronte ai numerosi festival da cui abbiamo ricevuto riconoscimenti. Un lavoro aggiuntivo in tempo di ferie, contemporaneamente a quello quotidiano svolto dalla parrocchia di San Rocco su diversi fronti. Basti pensare che abbiamo dovuto tradurre e sottotitolare il documentario in lingua inglese, francese, spagnolo e portoghese», ha poi specificato.
«Aspettiamo fiduciosi i risultati finali di questi ultimi appuntamenti – conclude Galante – ma per noi è già un grandissimo successo aver avuto visibilità e riconoscimenti in circa trenta festival nei cinque continenti»
L’augurio è che anche Matera – città natale di Roberto, città dalla quale ha preso vita il suo progetto in Mozambico – possa presto dare il giusto riconoscimento e visibilità al documentario “La Lixeira” nei festival cinematografici della città dei Sassi, come già è avvenuto in tante città nel mondo.