«Grazie ad Amadeus le radio assumono un ruolo essenziale. Mai come prima di lui il Festival ha avuto così tanti ascolti, soprattutto dai giovanissimi che hanno accolto con piacere l’invito del direttore artistico», commenta così Marco Montrone, presidente di Radio Norba e figlio di Luca, fondatore del gruppo Norba.
Quanto è importante per la regione Puglia e tutto il Sud avere una radio di riferimento presente all’evento dell’anno?
Sono più di vent’anni che Radio Norba è presente a Sanremo. Sempre con modalità diverse e quest’anno con una veste molto più importante: abbiamo il privilegio di poter usufruire di Villa Nobel, una struttura seicentesca, residenza di Alfred Nobel. Diventerà il punto di incontro con tutti gli artisti in gara e i vip presenti alla kermesse che rilasceranno interviste a Norba. Per noi è un onore essere qui, è sempre un piacere collaborare con Amadeus, che tra l’altro nasce dalla radio, al quale riconosciamo un grandissimo merito. Lui come nessuno è riuscito a rimettere la musica al centro, lasciando meno spazio al glamour e ai grandi ospiti. Cosa più bella ha riportato tanti giovani a seguire il Festival, cosa che negli ultimi anni si era persa. Il nuovo target ha accolto con piacere l’invito di Ama, tutto questo grazie alle sue scelte, non tanto di conduttore ma di direttore artistico. Potremmo dire che ha riunito l’Italia.
Che aria si respira per le strade di Sanremo alla vigilia del grande inizio?
La domenica e il lunedì prima del debutto sono le classiche giornate di festa, quelle “serene”. Domenica c’è stata la festa di Sorrisi e Canzoni e ieri una cena di gala con tutti gli artisti in gara. Anche Alessandra Amoroso ha organizzato una festa in tema karaoke con dress code “voglia di cantare”. Da oggi si entra ufficialmente nel clima del Festival, dove la tensione comincia a crescere tra gli artisti.
Quali sono i pronostici sull’andamento del concorso musicale di Radio Norba? Ci potrà essere la Puglia sul podio?
Quest’anno a mio personale giudizio non c’è una canzone che prevale su tutte come accaduto l’anno scorso con Marco Mengoni e il suo brano “Due vite”. Già dal primo ascolto che facemmo tre settimana prima del Festival avevamo tutti l’idea che sarebbe stato lui il vincitore. Quest’anno invece, non c’è una canzone su tutte, sono tutte belle. Quello che sarà determinate è l’esecuzione, quel palco e quel palcoscenico possono fare brutti scherzi e ancora dopo tanti anni riesce ad emozionare tutti. Grazie ad Amadeus quest’anno le radio giocano un ruolo essenziale: il vincitore sarà deciso dalla somme del televoto, sala stampa e radio.
I cinque artisti pugliesi in gara e Angelina Mango per la Basilicata faranno da vetrina alla nostra regione?
Assolutamente, e se non fosse così le mentirei spudoratamente. Io sono un sognatore e sogno da sempre che la musica possa rappresentare una vetrina per il nostro territorio. Noi pugliesi siamo così legati alla nostra terra che ovunque andiamo ne portiamo un pezzo con noi. Siamo tutti testimonial della Puglia e avere cinque artisti in gara è fondamentale. Mi permetta di aggiungere che trovo bellissima la canzone del giovane Maninni.