Festival della Valle d’Itria, 50 anni di musica e belcanto a Martina Franca: il via con la Norma

Dal 17 luglio al 6 agosto, Martina Franca si prepara ad ospitare la 50esima edizione del Festival della Valle d’Itria, un evento imperdibile per gli amanti della musica lirica e del belcanto. Un programma ricco e variegato, con tre titoli d’opera, concerti, incontri, spettacoli di prosa, giornate di studio, una mostra e un documentario inedito.

L’inaugurazione con Norma di Bellini

Si apre il sipario il 17 luglio a Palazzo Ducale con Norma, capolavoro di Vincenzo Bellini. Un’opera che ha segnato il debutto del Festival nel 1977 e che torna in scena in questa edizione speciale nella versione originale per due soprani.

Sul podio l’esperto direttore Fabio Luisi, alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. Nel cast, brillano i soprani Jacquelyn Wagner e Valentina Farcas nei ruoli di Norma e Adalgisa.

Ariodante e Aladino e la lampada magica: un viaggio nel tempo attraverso la musica

Il Festival spazia dal barocco al Novecento con Ariodante di Händel (22 luglio, Teatro Verdi) e Aladino e la lampada magica di Nino Rota (27 luglio, Palazzo Ducale). Ariodante, opera rara e preziosa, viene proposta nella nuova edizione critica a cura di Bernardo Ticci, con la direzione di Federico Maria Sardelli e l’ensemble Modo Antiquo. Aladino e la lampada magica, fiaba lirica di Rota, omaggia il compositore pugliese d’adozione con un nuovo allestimento firmato da Rita Cosentino (regia) e Leila Fteita (scene e costumi).

Concerti, incontri e altri eventi

Il Festival è anche un’occasione per ascoltare concerti di musica da camera, liederistica, sacra e barocca, con artisti di fama internazionale. Tra gli appuntamenti da non perdere, il Concerto per lo spirito del complesso Modo Antiquo (26 luglio, Basilica di San Martino), il concerto della Banda dell’Esercito Italiano (31 luglio, Palazzo Ducale) e la Nona Sinfonia di Beethoven (3 agosto, Palazzo Ducale), eseguita dall’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari diretti da Riccardo Frizza.

Non mancano gli incontri con gli artisti, le giornate di studio e la mostra dedicata alla storia del Festival. E per avvicinare i più giovani al mondo della lirica, il Canto degli ulivi propone concerti in alcune delle più belle masserie del territorio.

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