«Il mare… dentro il museo! È spettacolare il nuovo allestimento realizzato in Puglia al piano interrato del Museo nazionale e Parco archeologico di Egnazia». Lo dice il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a proposito dell’esposizione di arredi navali, attrezzature di bordo e ceramiche di età antica esposte a Fasano.
Un paesaggio sottomarino che rinasce grazie alla tecnologia al servizio dell’archeologia subacquea che fonde l’esposizione di reperti sottomarini finora conservati nei depositi del museo e le più innovative tecniche multimediali che rendono esplorabili le antiche profondità.
Lo scenario racconta l’antico legame tra la città e il mare, un percorso emozionale e immersivo, che riserva particolare attenzione all’archeologia subacquea, formidabile strumento di conoscenza in grado di svelare, attraverso i naufragi e i carichi perduti, la storia di uomini e genti, e di ricostruire i paesaggi marini.
L’intervento è stato realizzato grazie al Pon “Cultura e Sviluppo” Fesr 2014-2020 e ha coinvolto sia il Museo che il Parco archeologico.
«Complimenti al direttore del museo e parco archeologico Fabio Galeandro, al direttore generale musei Massimo Osanna e al direttore regionale Luca Mercuri e a tutta la squadra che ha realizzato questo bellissimo progetto – prosegue il presidente della Regione -. La sinergia tra pubbliche amministrazioni per valorizzare il patrimonio culturale produce sempre buoni frutti. Nell’area archeologica e del museo di Egnazia la Regione Puglia ha investito nei precedenti cicli di programmazione oltre 2 milioni di euro grazie ad accordi di programma quadro e Poin per il recupero, la riqualificazione e il miglioramento dell’accessibilità dei siti».
«Grazie alla sezione “Egnazia e il mare” – commenta il direttore generale Musei, Massimo Osanna – il museo diventa contenitore di una coinvolgente interconnessione tra arte, storia e interattività, nel contesto di un grande sito archeologico, rinnovato e riqualificato».
«La visita diventa viaggio e il viaggio diventa esperienza: è questa – afferma il direttore regionale Musei Puglia, Luca Mercuri – la nuova chiave di lettura che si inaugura oggi».
Sull’archeologia subacquea è poi attivo e sta lavorando con grandi risultati l’Esac – Euromediterranean seascapes archaeology center, nato tra Brindisi e Taranto dalla collaborazione tra Regione Puglia, le Università di Lecce, Bari e Foggia e la Soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo.