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Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli portano il teatro nelle periferie

Il teatro raggiunge le periferie con il laboratorio ideato da Dante Marmone e condotto da Tiziana Schiavarelli, destinato agli abitanti dei quartieri Libertà, San Pio e San Paolo e agli ospiti dell’Istituto penitenziario della città di Bari. Da martedì prenderà il via “I percorsi della prosa”, che si inserisce nell’ambito del più ampio progetto di…

Il teatro raggiunge le periferie con il laboratorio ideato da Dante Marmone e condotto da Tiziana Schiavarelli, destinato agli abitanti dei quartieri Libertà, San Pio e San Paolo e agli ospiti dell’Istituto penitenziario della città di Bari.

Da martedì prenderà il via “I percorsi della prosa”, che si inserisce nell’ambito del più ampio progetto di formazione del pubblico “Laboratorio teatrale urbano”, legato alla stagione 2022/2023 del Comune di Bari in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese.

Il percorso nasce allo scopo di lanciare prospettive, aprire dimensioni collettive e al contempo innovative, coinvolgendo attivamente gli abitanti delle periferie con la ferma convinzione che la cultura sia una pratica adatta a tutti, oltre lo stereotipo del teatro borghese ed elitario. L’intento del laboratorio è quello di comunicare, ai giovani partecipanti, le tante linee di scrittura, e quindi di realizzazione scenica, che si possono creare attraverso il teatro, in quanto ogni autore e ogni spettacolo hanno una propria visione.

Nello specifico verranno analizzati due spettacoli: “Cyrano De Bergerac” di Edmond Rostand (in programma al Teatro Piccinni in esclusiva regionale dal 19 al 22 gennaio) ed “Enrico IV” di Luigi Pirandello (in programma sempre al Piccinni dal 9 al 12 marzo). Durante le ore di laboratorio, saranno scelti momenti salienti dei due spettacoli e da lì si entrerà nello studio dei personaggi, del loro ruolo e della loro caratterizzazione.

Gli attori interpreteranno le scene per dimostrare ai ragazzi le varie tecniche attoriali, la mimica, il linguaggio del corpo. Ma anche l’importanza del ritmo recitativo, delle pause e di quelle colorazioni che danno senso al personaggio. I ragazzi saranno chiamati a ripetere ciò che hanno visto fare dagli attori. Durante questa fase si discuterà delle diversità di scrittura scenica dei due autori e della loro creatività incanalata in una struttura teatrale. Al termine del laboratorio i ragazzi si esibiranno in una sorta di prova generale per chiudere gli incontri. Ogni laboratorio è rivolto ad un numero di 20 partecipanti al massimo. È prevista la gratuità dell’ingresso a teatro per i due spettacoli inseriti nel percorso e un servizio navetta gratuito per il trasporto al Teatro Piccinni e ritorno.

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