Se si parla di Puglia a qualcuno dell’altra parte del mondo, che non c’è mai stato, sicuramente verrà di abbinarla a uno dei suoi prodotti principe: l’orecchietta. Un prodotto che piace perchè semplice, genuino, fatto solo con due ingredienti e che si sposa benissimo con tutti i tipi di cottura, al forno, in bianco con le rape e col classico sugo domenicale. Ma l’orecchietta sta diventando qualcosa di più, è un’icona, un must e un trend che sta spopolando sempre più sui social. E qui il prodotto si abbina a un volto che è divenuto famoso come simbolo di baresità, Nunzia Caputo, conosciuta come la “regina delle orecchiette”.
Un personaggio emblematico di Bari, che ha saputo portare la tradizione culinaria pugliese a un pubblico internazionale. La sua storia è un racconto di passione, tradizione e innovazione, che si intreccia con esperienze personali e professionali significative.
Una tradizione familiare
Fin da piccola, Nunzia è stata immersa nella tradizione della pasta fatta in casa. A soli sei anni, sua nonna le insegnò a fare le orecchiette, un momento che segnò l’inizio del suo legame con la cucina. Nonostante le resistenze iniziali, Nunzia oggi riconosce il valore di quell’insegnamento, che non solo le ha trasmesso una tecnica, ma anche un amore profondo per la cucina e la condivisione. Le sue orecchiette, fatte con semola di grano duro e acqua, sono il simbolo di Bari e rappresentano un piatto semplice ma ricco di sapore e salute.
La carriera
La carriera di Nunzia è decollata grazie a una serie di incontri fortunati e collaborazioni. La sua apertura verso gli altri le ha permesso di stringere legami con personaggi noti, come Stefano Gabbana, e di partecipare a eventi di grande rilevanza, inclusi matrimoni di alto profilo in India. La sua partecipazione a questi eventi non è solo un riconoscimento del suo talento, ma anche un’opportunità per promuovere la cultura gastronomica pugliese a livello globale.
L’impatto sociale
Nunzia non si limita a preparare orecchiette; è attivamente coinvolta in iniziative di volontariato, lavorando con anziani e giovani in difficoltà. Ha avviato corsi nelle scuole per insegnare l’arte della pasta, sottolineando l’importanza della manualità e della tradizione. Tuttavia, esprime preoccupazione per la perdita di queste competenze tra le nuove generazioni, spesso distratte dai dispositivi tecnologici. Credere fermamente nel potenziale delle orecchiette. La sua missione è quella di preservarle e promuoverle, lavorando per migliorare l’immagine della Puglia nel mondo. «L’Orecchietta è simbolo di Bari perchè è semplice ma è anche un piatto di salute e sapori, come siamo noi. Questo è lo scudetto barese che ci contraddistingue».