Una rassegna culturale che da Trani ha oltrepassato i confini nazionali aprendosi anche all’estero, con quella convivenza di culture, lingue e saperi di una società sempre più aperta e globalizzata. Giungono così alla loro XXI edizione “I Dialoghi di Trani”, iniziativa promossa e organizzata dall’associazione La Maria del Porto e dall’assessorato alle culture del comune di Trani.
La sfida per quest’anno è quella di promuovere la convivenza, in una città fortemente a vocazione interculturale e in contesto storico mondiale delicato. «Con l’apertura a Parigi, I Dialoghi di Trani possono definirsi a tutti gli effetti un festival internazionale – spiega l’assessora alle culture, Francesca Zitoli -. I temi che saranno affrontati partono dall’attualità e cercano di proiettarsi su un futuro tutto da costruire all’insegna della convivenza».
Una rassegna, dunque, che ha tanti tratti internazionali, sia per l’alto profilo degli ospiti, sia per i temi che saranno affrontati, come la guerra o la mafia. «Vogliamo fare di Trani un vero motore culturale – commenta Lucia Perrone Capano, presidentessa dell’associazione La Maria del Porto – e questo ci è stato riconosciuto nella presentazione a Parigi. I Dialoghi diventano così internazionali. In questo momento storico è quanto mai importante fare un focus sulla convivenza pacifica in Europa». Cultura, ma anche tanto turismo, per una rassegna che porterà in città addetti ai lavori, curiosi e turisti.
Il binomio cultura-turismo per Marina Lalli, presidentessa di Federturismo Confindustria, è «indissolubile». Di qui l’importanza di destagionalizzare: «Questo evento è ormai consolidato, di grandissima eccellenza; per la città di Trani e il territorio è un faro che ha fatto nascere tanti altri eventi».
Anche quest’anno ci sarà il Premio Fondazione Megamark-Incontri di Dialoghi. «I Dialoghi di Trani sono un’ottima iniziativa – dice il cav. Giovanni Pomarico di Megamark – che cresce perché è un contenitore di spessore. Vogliamo che anche il nostro premio Fondazione Megamark cresca insieme ai Dialoghi che sono un conduttore, un aiuto e punto di ascolto per i giovani che hanno bisogno di questo». E sono stati proprio i ragazzi i protagonisti del primo dialogo tra la direttora de L’Edicola del Sud, Annamaria Ferretti, e il giovane scrittore afghano Gholam Najafi autore del libro “Tra due famiglie”. Così, ad aprire questa edizione è stato il racconto del passato e del presente dell’autore, che sono inevitabilmente ponti tra l’Oriente e l’Occidente, tra l’Afghanistan, terra natia, e l’Italia, terra adottiva.