È morto a Roma, a 71 anni, Nico Cirasola, «”console” del cinema pugliese» nell’Associazione nazionale degli autori cinematografici.
Regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico nato a Gravina in Puglia il 27 maggio del 1951, Cirasola debutta al cinema a 38 anni, con Renzo Arbore, in “Odore di pioggia” (1989). Il suo interesse per il mondo cinematografico, però, ha radici più profonde e nel 1982 cura il libro “Da Angelo Musco a Massimo Troisi. Il cinema comico meridionale” per Edizioni Dedalo.
Nel 1991 abbina regia e interpretazione in “Corsica” e nel 1994 in “Da do da” (in dialetto pugliese significa: “da qua a là”). L’anno successivo recita in due film: in “Un altro giorno ancora” interpreta un portiere d’albergo e ne “L’estate di Bobby Charlton” ha il ruolo di cameriere. Nel 2000 è l’interprete di “Sangue vivo”.
Dopo queste esperienze, decide di ritornare alla regia con “Albania blues” (2000), poi con “Bell’epoker” (2003–2004) ed infine con “Focaccia blues” (2009). Nel 2010 firma il corto “Signor Gi Bi”, sulla vita di Gino Boccasile.
«Regista tra i più appassionati – lo ricordano dall’Anac (l’Associazione nazionale degli autori cinematografici -, tentò strade assolutamente indipendenti per raccontare storie della sua terra».
Cordoglio esprime anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per la scomparsa di un «uomo dall’intelligenza e creatività vivacissime, sempre disponibile, appassionato del suo lavoro e grande animatore di iniziative culturali».
Per cercare di riassumere e descrivere l’uomo, il regista e l’artista Nico Cirasola, scrive il presidente Emiliano in una nota, «bisogna forse rivedere il film “Il mio nome è Nico Cirasola”, che Giovanni Piperno gli ha dedicato nel 1998. Certo, da allora, Nico di film ne ha girati tanti. E ha girato il mondo per presentare le sue opere, raccontando storie che hanno quasi sempre avuto la Puglia come comune denominatore».
Nico Cirasola, prosegue, «lascia a tutti coloro che lo hanno conosciuto, stimato e amato, tracce significative del suo percorso. Ogni volta che ci incontravamo era sempre l’occasione per condividere una sua nuova idea, frutto della sua inesauribile progettualità», ricorda.
«La Puglia oggi saluta e rende onore a un vero cineasta indipendente che ha dedicato una vita intera alla cultura, al cinema, all’arte», conclude Emiliano esprimendo affetto e cordoglio per la scomparsa di Nico Cirasola.