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Checco Zalone torna a Bari e all’Arena della Vittoria è un successo: “Amore+IVA” in scena fino a lunedì

Bentornato a casa Luca! E al bentornato aggiungiamo un applauso perché lo spettacolo che ieri sera ha visto trionfare la sua anima artistica e comica, Checco Zalone, è stato così trascinante che dopo pochi minuti si è tramutato in una grande festa. Non solo per i baresi, ma anche per le migliaia di spettatori arrivati…

Bentornato a casa Luca! E al bentornato aggiungiamo un applauso perché lo spettacolo che ieri sera ha visto trionfare la sua anima artistica e comica, Checco Zalone, è stato così trascinante che dopo pochi minuti si è tramutato in una grande festa. Non solo per i baresi, ma anche per le migliaia di spettatori arrivati da tutto il Sud all’Arena della Vittoria di Bari.

Si bisserà questa sera e poi lunedì alle 21.

“Amore + Iva”, scritto con Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino, fin dallo scorso novembre sta attraversando l’Italia.

«Quando il maschio tradisce è passionale, se lo fa la donna è zoccola». E’ questo uno dei passaggi che racchiude la franchezza di questo spettacolo in cui la satira è evidentemente politicamente scorretta. Doppi sensi e volgarità, maschilismo e razzismo sono le chiavi per mettere in scena i suoi paradossi di una società di cui Zalone è capace di mettere in mostra abbattendo i luoghi comuni e cavalcandoli da finto conservatore. Una vera mannaia al perbenismo di facciata.

Esilaranti le lezioni d’amore del prof. Zalone che immagina l’adozione di una famiglia arcobaleno in un orfanotrofio di Predappio: «Per il progressista la coppia gay resta gay e il bambino resta etero, non è contagioso», ma il piccolo Italo («sono un bambino, sono cristiano, voglio una famiglia tradizionale!») chiede una famiglia «a posto, quella in cui il marito lavora e la sera va a zoccole, mentre la moglie sta a casa». Le scarta tutte e solo alla fine si convince a incontrare una coppia arcobaleno in crisi, perché a uno piace vivere nella villa di Los Angeles e l’altro preferisce Saint-Moritz; uno sceglie l’aereo, l’altro lo yacht. «Vero Dolce?», «Sì Gabbana». Quando gli promettono l’ultimo modello di smartphone il bambino non ha più dubbi. Meglio ricco e arcobaleno che povero e tradizionale.

Guardare il pubblico piangere dalle risate, è davvero come scollegarsi dalla realtà ed entrare in un mondo parallelo. Quello che normalmente si cerca on demand per rinfrancarsi con le commedie record d’incassi che hanno reso mitico l’artista di origini baresi, e che invece ieri sera avevi davanti in carne ed ossa. Sicuro della sua caratura artistica e di una improvvisazione genuina.

Accompagnato da quattro musicisti e due performer, lo spettacolo è anche musicale. Con “Il tempo delle mele” che diventa “Il tempo delle Meloni”, Vincenzina davanti alla fabbrica di Jannacci viene trasformata in “Vincenzina davanti allo smartphone”. E poi “L’arteriosclerosi” che è un duetto tra Mina e Celentano in cui si rinnovano ogni giorno il loro amore perché non si riconoscono. Ed ancora i classici: “Angela”, “Uomini sessuali” e “Samba Del Culu Piatto”.

I musicisti che lo accompagnano sul palco sono: Antonio Iammarino alle tastiere, Felice Di Turi alla batteria, Egidio Maggio alla chitarra e Pierpaolo Giandomenico al basso, oltre ai performer Alice Grasso e Felicity.

Erano oltre undici anni che Luca Medici in arte Checco Zalone mancava dalle scene con un suo show, dopo il trionfale “Resto Umile World Tour”.

Dal suo ultimo film campione d’incassi, “Tolo Tolo”, sono invece passati tre anni. Il tempo vola.

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