Il caso Boccia-Sangiuliano infiamma la polemica sul ministro e sul ruolo fantasma della donna. Al centro del dibattito, quanto successo al festival “Il Libro Possibile”, svoltosi fra Polignano a Mare e Vieste: l’organizzazione avrebbe coperto i costi del volo Roma-Bari A/R e di tre stanze d’hotel per il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, un agente di scorta e un collaboratore. Il tutto nel rispetto delle indicazioni della segreteria del ministero, in occasione della partecipazione pubblica del 13 luglio a Polignano.
Il ministro, però, smentisce qualsiasi coinvolgimento istituzionale della Boccia in preparativi per il G7 o altre riunioni operative e la vicenda continua a crescere di intensità, con interrogazioni parlamentari e un seguito sempre più ampio sui social per la stessa Boccia, il cui profilo Instagram ha superato i 30mila follower.
Maria Rosaria Boccia, nel frattempo, sui social si è presentata come consigliera per i Grandi Eventi del ministro e ha replicato duramente a Sangiuliano. Quest’ultimo aveva precisato che nessun fondo ministeriale era stato usato per viaggi o soggiorni della Boccia, né che la sua nomina fosse stata ufficializzata a causa di possibili conflitti di interesse.
Boccia, invece, ha ribattuto sostenendo che tutti i suoi viaggi erano stati organizzati dal ministero e rimborsati, pubblicando su Instagram chat di gruppo che dimostrerebbero il suo coinvolgimento.