Con le celebrazione del centenario per la morte di Giuseppe Di Vagno e la presentazione della scuola di reportage narrativo intitolato ad Alessandro Leogrande si è chiusa la diciannovesima edizione di “Lector in fabula”, il festival organizzato dalla Fondazione Di Vagno a Conversano.
Oltre 150 gli eventi che si sono svolti in sette giorni e che hanno attratto nel centro storico della città in provincia di Bari 10mila persona che hanno ascoltato i 252 relatori invitati a conversare sul tema “La misura del mondo”.
Tanti gli argomenti approfonditi, dalla politica alla filosofia, dall’economia alla letteratura e ai diritti civili.
Un’edizione ricca di anteprime: quella della scrittrice inglese Francis Hardinge ad esempio, che ha raggiunto il Festival per l’unica tappa italiana; quella di Maria Grazia Calandrone che ha presentato il libro finalista del Premio Strega 2023, a Conversano, per la prima volta in Puglia senza gli altri finalisti; la prima presentazione del nuovo libro di Paolo Di Paolo “Romanzo senza umani”, e l’anteprima nazionale del libro di Vito Alfieri Fontana “Ero l’uomo della guerra”.
Gli organizzatori sottolineano anche «la grande attenzione alle donne data nella scelta degli incontri», l’annuncio della seconda edizione del Premio Rossella Panarese, gli appuntamenti realizzati in collaborazione con il centro Librexpression della Fondazione Di Vagno, con l’osservatorio Il piacere di lavorare e la rivista culturale della Fondazione Pagina’21, con la Rete degli alberghieri di Puglia, con il Consiglio d’Europa, la Friedrich Ebert Stiftung, Cepell e Rai Radio3. «Un’edizione straordinaria – concludono – che ha preparato il terreno alla prossima, la ventesima».