Voleva raggiungere «i brunoriani che non sapevano di esserlo» e, a giudicare dal successo riscosso nella prima data del suo nuovo tour nei palazzetti, Dario Brunori ci è riuscito in pieno confermando anche quanto fosse indovinato “L’albero delle noci”, il brano col quale si è classificato al terzo posto all’ultimo Festival di Sanremo. «Sanremo è un inferno se lo pigli male, io – ha raccontato il cantautore cosentino dopo il concerto in quello che ha definito “l’inferno ligure” – Mi sono divertito ed è andata bene, ogni cosa che è arrivata era una sorpresa, nella parte finale sul podio mi sembrava di essere in “The Truman Show”».
Il cantautorato
L’ultima edizione del Festival ha segnato anche la rivincita del cantautorato e della figura del cantautore, come confermato non solo dal terzo posto di Brunori ma anche – e, forse, soprattutto – dal secondo di Lucio Corsi. «Erano anni che il cantautore classico era ai margini del mainstream. Avevo persino il timore che una proposta come quella di Lucio potesse anche essere ridicolizzata e invece è emerso anche lui: evidentemente – ha aggiunto Brunori – c’è il desiderio di qualcosa di autentico, magari è passeggero, ma è accaduto. Domenica i cantautori erano degli sfigati, venerdì siamo diventati dei fighi, è un attimo che torniamo al museo».
Il tour nei palazzetti
Questa indole a non prendersi troppo sul serio Brunori l’ha confermata sul palco di Vigevano, dove sul palco è salito da solo, chitarra in mano, con le luci ancora accese. Solo quando ha cominciato a intonare “Il pugile” il pubblico ha capito che lo show era iniziato. A seguire, momenti intimi chitarra e voce ad altri più tirati, tutti tenuti insieme dalla volontà di «mettere al centro l’aspetto musicale, la suonata, il desiderio di rendere ogni concerto unico». Brunori ha aperto con brani intensi come “Il pugile” e “Il morso di Tyson”, “La ghigliottina” e “L’uomo nero”, poi si è sciolto nell’abbraccio del pubblico con “L’albero delle noci” e “Canzone contro la paura”. Ora non resta che aspettare i prossimi appuntamenti: mercoledì a Roma, poi Napoli, Torino, Casalecchio di Reno e Assago.