Brindisi regina del piccolo schermo: la città incanta su Rai Uno

Chiese, castelli, il porto. E poi l’antico legame con l’ordine dei templari, senza dimenticare i luoghi scelti da registi e sceneggiatori come set cinematografici. Brindisi e le sue meraviglie sono state le grandi protagoniste di “Paesi che vai”, il programma televisivo di Rai Uno dedicato alla valorizzazione del territorio italiano e del suo patrimonio.

La consueta passeggiata di Livio Leonardi, il giornalista che ormai da tempo conduce la trasmissione, ha preso il via da piazza Duomo con l’immancabile visita alla cattedrale per poi concentrarsi sui luoghi che rappresentano plasticamente il legame tra Brindisi e l’ordine dei templari: un rapporto testimoniato anche dall’edificio che ospita attualmente la casa del turista, sul lungomare Regina Margherita, costruito proprio dai cavalieri per dare ospitalità ai viaggiatori, senza dimenticare il tempio di San Giovanni al sepolcro, probabilmente il segno più tangibile del radicamento dei templari nella città e nei suoi dintorni. Livio Leonardi e la troupe di Rai Uno si sono poi diretti verso il castello svevo, noto anche come castello di terra, la chiesa di Santa Maria del Casale, la cappella della Vergine dove San Francesco d’Assisi si fermò a pregare al ritorno dalla Terra Santa, e il Forte a mare.

La puntata brindisina di “Paesi che vai” è stata anche l’occasione per ricordare come, nel corso del tempo, numerose produzioni cinematografiche abbiano scelto la città salentina quale set per i loro film. Un esempio? “È stato il figlio”, pellicola del 2012 tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Alajmo e girata quasi interamente a Brindisi con un grande Toni Servillo nei panni del capo di una famiglia profondamente disagiata. A Leonardi e agli autori di “Paesi che vai”, però, non è sfuggito “Point Break”, film del 1991 con Keanu Reeves e Patrick Swayze, alcune scene del quale furono girate a bordo di uno yacht ormeggiato per diversi giorni all’interno del porto di Brindisi.

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