Si terrà dopo la prossima estate del 2025, fra settembre ed ottobre, e non più agli inizi di marzo il Bifest, il festival internazionale del cinema che punterà ad intercettare attori e registi impegnati nei concomitanti festival di Venezia e Berlino. È questa la grande novità che arriva dai palazzi della regione Puglia dopo le voci circolate di una possibile cancellazione dello storico festival giunto alla sedicesima edizione. Nuvoloni che s’erano addensati all’indomani dell’ultima edizione di marzo dopo l’addio del fondatore del Bifest, il direttore artistico Felice Laudadio dimessosi polemicamente dopo gli “ostacoli” burocratici (stanziamenti ricevuti un mese prima e budget risicato) e l’assenza di certezze economiche da parte della regione Puglia.
Dopo le nuvole il sereno
E così a dispetto delle indiscrezioni contrarie la manifestazione andrà avanti attraverso un percorso già prestabilito sollecitato dal presidente Emiliano. Primo passo acquisire i quattro marchi registrati dall’ex direttore Laudadio, fra cui proprio il logo Bifest, onde assicurarsi i diritti ad utilizzare il brand in futuro. A breve la giunta regionale approverà una delibera d’indirizzo per stanziare i fondi necessari per pagare i marchi di Laudadio stimati in circa 100 mila euro, anche se la trattativa è tutt’ora in corso. A stretto giro l’esecutivo nominerà un nuovo direttore artistico a cui affidare la direzione e l’organizzazione della rassegna cinematografica scegliendolo da una rosa di quattro nomi attualmente in valutazione.
Obiettivo: alzare l’asticella
Certo il successore riceverà un’eredità tutt’altro che comoda considerando i fasti della kermesse cinematografica pugliese che negli anni s’è ritagliata un posto al sole a livello nazionale ed internazionale. Un successo riconosciuto in buona parte da ascrivere all’esperienza ed ai forti legami di Laudadio con attori e case cinematografiche. In via di definizione anche l’aspetto economico dopo la chiusura dei rubinetti dell’Fsc da parte del governo nazionale ed il ricorso ad un contributo straordinario da parte di Puglia Promozione nell’ambito dei programmi di incoming turistico. Tanto che negli ultimi due anni il contributo al festival è sceso da 1,2 milioni di euro a circa 990 mila euro.
I fondi per il 2025
il 2025, invece, le risorse arriveranno dai Poc europei, i programmi operativi complementari, nell’ambito dell’accordo di coesione che la regione Puglia sta per sottoscrivere con il ministro per le regioni Raffaele Fitto. Il Bifest 2.0 dovrebbe ricevere una dotazione complessiva di circa 1,5 milioni di euro con il sostegno del comune di Bari che parteciperà offrendo i teatri della città, a partire dal Petruzzelli, e l’organizzazione di eventi collaterali. Una nuova era, insomma, che potrebbe riservare una ventata di novità in una fase di crisi nera per il cinema che continua a registrare un crollo verticale di spettatori a dispetto degli interventi straordinari del ministro per la cultura Gennaro Sangiuliano.