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“Benvenuta Monumenta”, le opere degli scultori del Novecento in esposizione a Bari

I grandi scultori del ‘900 a Bari. La mostra “Benvenuta Monumenta”, allestita negli spazi della Cittadella della Cultura, presenta sei sculture monumentali provenienti da importanti collezioni pubbliche e fondazioni italiane: “Sei personaggi n. 2” di Luciano Minguzzi, “Colloquio col figlio” di Giò Pomodoro, “Il Giovane cavaliere della pace” di Venanzo Crocetti, “Donna” di Costantino Nivola…
L’artista Venanzo Crocetti nel suo studio negli anni ‘70

I grandi scultori del ‘900 a Bari. La mostra “Benvenuta Monumenta”, allestita negli spazi della Cittadella della Cultura, presenta sei sculture monumentali provenienti da importanti collezioni pubbliche e fondazioni italiane: “Sei personaggi n. 2” di Luciano Minguzzi, “Colloquio col figlio” di Giò Pomodoro, “Il Giovane cavaliere della pace” di Venanzo Crocetti, “Donna” di Costantino Nivola e “Senza titolo (Ellisse verticale)” di Mauro Staccioli oltre all’opera “Senza titolo” di Jannis Kounellis, già facente parte della Collezione civica e permanentemente collocata nella Cittadella.

La location

La location è stata scelta in quanto modello distintivo di architettura industriale del secolo scorso, quando vissero e operarono questi artisti. La mostra offre ai visitatori un’opportunità unica per mettere a confronto i diversi linguaggi artistici di questi eccezionali interpreti della scultura, mostrando non solo la versatilità delle tecniche adoperate e l’audacia che ebbero nella sperimentazione, ma soprattutto l’unicità dei risultati raggiunti con questi capolavori che hanno scritto l’ultimo grande capitolo della storia dell’arte del nostro Paese. I sei maestri chiamati a rapporto hanno tutti lavorato per la scultura ambientale, lasciando opere d’arte di grandissimo pregio.

Gli artisti

Gli scultori Luciano Minguzzi e Venanzo Crocetti, autori di moltissime commissioni pubbliche, si distinguono entrambi per aver realizzato le porte della Basilica di San Pietro in Vaticano. Costantino Nivola divenne negli Stati Uniti l’artista prediletto dagli architetti modernisti. Lo scultore Giò Pomodoro, affascinato dalla matematica e dall’astronomia, lasciò la sua idea di città costruita secondo coordinate spazio temporali e valenze numeriche, nel bozzetto in pietra di Trani Studio per la città germinale. Persino il greco Jannis Kounellis, d’adozione romana, come sua ultima opera realizzò il monumento alla resistenza e liberazione per l’Università di Padova. Per concludere lo scultore toscano Mauro Staccioli segnò indelebilmente le città e i loro territori con le sue grandi opere realizzate secondo calcoli statici e dinamici dei luoghi.

La presentazione

«Guardare al cantiere come un’opportunità di rigenerazione urbana è necessario più che mai in un momento storico in cui preservare l’identità culturale dei luoghi è diventata un’urgenza” – ha spiegato l’ideatrice Maria Piccarreta durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento – con la parola latina “monumenta” che è il plurale di “monumentum” ossia testimonianza, nel contesto di questa mostra diffusa sul territorio della Puglia, si vogliono indicare non solo le opere architettoniche, ma anche le sculture di grande pregio storico artistico messe in dialogo con queste opere». Roberto Begnini, direttore scientifico della mostra ha aggiunto «Il connubio tra arte contemporanea, urbanistica, antico e restauro è la traccia su cui si è sviluppata felicemente l’idea di questa mostra. Essere chiamato a realizzarla mettendo insieme le varie professionalità mi fa sentire onorato». Le preziose opere potranno essere visitate con ingresso gratuito fino al 13 settembre, dal lunedì al giovedì, dalle 8 alle 18.30, mentre il venerdì dalle 8 alle 17.30.

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