Tre appuntamenti a giugno tra teatro, letteratura e filosofia daranno il via alla nona edizione de “Il Peso della Farfalla”, progetto di Punti Cospicui_associazione per le culture con la direzione artistica di Clarissa Veronico.
La manifestazione, quest’anno, è suddivisa in due capitoli il primo dei quali si terrà, appunto, a giugno con tre appuntamenti nella libreria Prinz Zaum a Bari. Il secondo, che comincerò a fine settembre, partirà dalla Vallisa per poi attraversare altri luoghi della città.
«Il peso della farfalla è la sfida di essere leggeri e costituire peso», racconta Clarissa Veronico. «Iniziava così, più di un decennio fa, l’impresa di costituire una comunità di spettatori che, intorno al teatro e ai linguaggi dell’arte, trovassero una propria lingua, un proprio modo, nuovo e in comune, per nominare l’esistente, leggerlo, provare a cambiarlo. Partendo da quella comunità – aggiunge – sono stati tessuti fili di pensieri e di parole, emozioni e commozioni. Ogni anno un sottotesto, molte volte tacito, a intercettare le domande comuni di spettatori e artisti lontani tra loro ma vicini in una geografia emotiva che è paesaggio di bisogni e desideri, cadute e risollevamenti, vita. Il sottotesto di questa nona edizione è il rapporto con il potere, lo sfiancante tentativo di opporvisi, le sue subdole lusinghe, il dubbio di non esserne scevri».
Il primo dei tre appuntamenti del primo capitolo si terrà il mercoledì 14 giugno: “Si vede che non era destino” il tema che si svilupperà attorno a letture tratte dal testo omonimo di Daniele Pietruccioli con quattro spettatrici e Giovanni Turi editore di Terra Rossa. Si prosegue mercoledì 21 giugno con “Stracci. Contro l’uomo medio”, spettacolo di e con Vittorio Continelli. Mercoledì 28 giugno, infine, con “Del potere”, tratto da Il libro del potere di Simone Weil, con l’attrice e autrice Lea Barletti, si chiude il primo capitolo.
Il secondo capitolo de “Il Peso della Farfalla” partirà in autunno. Tra gli appuntamenti previsti, tre spettacoli dedicati ad altrettante figure femminili della tragedia classica colte nella loro personale lotta contro il potere, in una società patriarcale che le vuole costrette in ruoli predeterminati: Pentesilea, nella ripresa dello spettacolo “Con le mani così lievi che sentivo dolore”; Clitennestra in “Parla Clitennestra”, uno spettacolo scritto in versi interpretato da Lea Barletti e Gabriele Benedetti per la regia di Werner Waas; “Nella stanza di Penelope”, di e con Paola Fresa in collaborazione con Christian Di Domenico. Seguirà il laboratorio M.A.P Museo degli Amori Perduti aperto a tutti e condotto da Valentina Bischi oltre a due ulteriori appuntamenti teatrali.