Il teatro Piccinni di Bari ospiterà, nel prossimo fine settimana, una due giorni dedicata alla diversità in tutte le sue forme.
“Bari diversa – Festival del pensare queer” il titolo dell’evento in programma sabato 2 e domenica 3 marzo che si svolgerà tra lectio, speech, dibattiti, spettacoli e reading sul corpo, l’intersezione, l’immaginario, l’autocoscienza, l’arte, la neurodivergenza, la pedagogia di genere.
La manifestazione è curata da Tlon (progetto di divulgazione culturale e filosofica di Maura Gancitano e Andrea Colamedici), che rientra nell’ambito della stagione teatrale del comune di Bari.
Ad alternarsi sul palco Lorenzo Gasparrini, Alessia Dulbecco, Alberto Fornasari, Giorgiomaria Cornelio, Sarah Malnerich e Francesca Fiore, note come “Mammadimerda”, Francesca Recchia Luciani, Eleonora Marocchini, Alessandro Taurino, Giulia Blasi, Marina Pierri e Claudia Fauzia.
Il festival vuole essere un invito provocatorio a riconoscere e onorare la diversità che abita tanto la nostra città quanto ciascuno di noi. È una spinta a non avere paura di essere se stessi.
Si tratta in sostanza di imparare a pensare queer, che letteralmente significa strano, bizzarro. Sta a indicare chi non vuole chiudersi in una definizione vincolata alle preferenze sessuali.
«Questo festival – commenta Paolo Ponzio, presidente del Teatro pubblico pugliese – incoraggia la riflessione sulla individualità e l’esplorazione delle molteplici sfaccettature della sessualità e dell’identità di genere, richiedendo coraggio e rispetto reciproco».