Bari, al Museo civico le opere del sarto migrante: si inaugura la mostra dell’artista albanese Duli Caja

Inaugura oggi, 9 gennaio alle 18, fino al 5 febbraio, al museo civico di Bari, la mostra personale del pittore Duli Caja. Un sarto migrante che vuole raccontare la sua storia e quella di chi come lui è in viaggio e si perde in luoghi spesso ostili, trasformando l’espressione “attaccare bottone” con chi incontra in un gesto artistico.

Duli Caja è arrivato in Italia negli anni Novanta, su una delle navi di migranti, che ha rappresentato in un’opera fitta di bottoni intitolata “Esodo”.

L’arazzo, realizzato, nel 2014, con scampoli di tessuto colorato e composto da circa diciottomila bottoncini cuciti sulla stoffa, perchè tante furono le persone presenti sulla nave Vlora nell’Agosto 1991, è stato donato al Comune di Bari ed ora esposto nella Sala Giunta di Palazzo di Città.

«La mostra di Duli Caja – afferma l’assessora Ines Pierucci – racconta la storia di un viaggio che appartiene alla storia del nostro paese e alla nostra città, le cui opere consentono di far incontrare le due culture e di trasmettere la storia non come passato ma come punto di partenza».

Duli Caja oramai da tre decenni vive e opera in Italia, a Roma, nel quartiere Prati, nel quale gestisce una sartoria che allo stesso tempo è atelier artistico, un artista eclettico: pittore, poeta e scrittore sarcastico, ironico e nello stesso tempo sensibile e sofferente. La mostra si compone di oltre 20 opere, composte da diversi tipi di stoffe, tessuti e materiali come bottoni, corde, elastici, che testimoniano chi esercita pienamente la sua missione d’artista, intensa e dolorosa. L’esposizione è promossa dal Comune di Bari.

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