La vigilia di ferragosto, come ormai da tradizione, il festival itinerante “La Notte della Taranta” sbarca a Lecce, ma quest’anno presenta una novità, perché la tappa del capoluogo salentino si terrà nella marina di San Cataldo. Come era già accaduto due anni fa, quando si è scelta una zona più periferica rispetto alla centralissima piazza Sant’Oronzo, anche per questa edizione, il progetto punta a valorizzare altri luoghi della città e del suo hinterland. Si parte oggi alle 20.00 con il Laboratorio di pizzica a cura del Corpo di Ballo Taranta e dalle 21:00 invece la grande protagonista è la musica e due spettacoli imperdibili per salutare la notte che accoglie la giornata clou dell’estate: Mario Incudine, Peppe Servillo e l’Orchestra Popolare La Notte Della Taranta che dopo i due straordinari concerti, uno in acustico nella riserva naturale di Torre Guaceto e l’altro nella suggestiva Baia di Sant’Andrea, marina di Melendugno, torna a suonare accompagnata dal ritmo dei tamburelli e dal ritmo del mare.
Lo spettacolo di Mario Incudine e Peppe Servillo è un forte messaggio di apertura e solidarietà alle culture subalterne, particolarmente emarginate nel tempo della globalizzazione imperante. La forza trainante dello spettacolo è il ritmo viscerale delle regioni meridionali che in questo spettacolo, unico nel suo genere, racconta quel sud del sud dei Santi tanto caro anche a Carmelo Bene. Ma l’altra peculiarità è la capacità dei due interpreti di alternarsi sulla scena con i loro successi e di fondersi in una coralità, spesso estemporanea, che rende ogni performance unica e irripetibile. «Due anni fa, con la Fondazione La Notte della Taranta, portammo la tappa leccese del festival nel rione San Giovanni Battista. Era la prima volta – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – di un appuntamento così seguito e amato organizzato nel cuore di un quartiere popolare. Quest’anno, un’altra prima volta assoluta: la tappa sarà ospitata nella marina di San Cataldo che continua ad accogliere alcune delle iniziative di punta dell’estate leccese. Ringrazio la Fondazione e il suo presidente Massimo Manera per aver condiviso con noi la volontà di fare il concerto in riva al mare. Aspetteremo Ferragosto con i ritmi e l’energia della musica popolare che ha la capacità di riunire generazioni diverse in un comune coinvolgimento» afferma il sindaco di Lecce.
Il tema di questa 26esima edizione è l’”identità”, ispirato da Italo Calvino, lo scrittore del quale quest’anno ricorre il centenario dalla nascita: “L’identità è un fascio di linee divergenti che trovano nell’individuo il punto d’interesse” scriveva Calvino ne “Le civiltà delle macchine”. Un tema-mondo per interpretare la realtà attuale affrontato nella lectio magistralis dal filosofo Umberto Galimberti ospite a Martano il 24 agosto, dai filosofi di Tlon Maura Gancitano e Andrea Colamedici il 21 agosto a Martignano, dalla giudice penale Maria Francesca Mariano il 19 agosto a Cutrofiano, dal giornalista Marcello Veneziani il 23 agosto a Sternatia, dal teologo Vito Mancuso l’8 agosto ad Alessano, dallo scrittore Stefano Massini il 17 agosto a Galatina, dal giornalista e scrittore Angelo Mellone il 13 agosto a Galatone.