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Addio a Ferruccio Castronuovo, il regista che girò i backstage dei film di Fellini

Con la passione da documentarista e con una 16mm realizza uno scoop storico, filmando nel ’68, a Roma, gli scontri tra studenti e polizia a Valle Giulia. Subito dopo, a Parigi, filma le manifestazioni del “maggio francese”. Da queste esperienze nascono importanti rapporti con il mondo del cinema: lavora come operatore con Moravia, Pasolini, Gregoretti, Scola. Diventa aiuto regista di Giuseppe De Santis, dei Fratelli Taviani, di Nanni Loy, di Luigi Zampa.

Il regista Ferruccio Castronuovo ci ha lasciato. Una vita vissuta tra Roma e San Menaio. diceva che Era nato solo per caso, diceva, a Bari il 10 settembre del 1936, il padre era di Altamura, la madre di Vico del Gargano.
Il momento più importante della sua carriera è nel ’75, quando viene chiamato da Fellini a realizzare un backstage sul set del “Casanova”. Nasce un particolare rapporto di collaborazione con il grande regista riminese. Fellini affida l’esclusiva della sua immagine per 12 anni a Ferruccio Castronuovo che immortala il suo mondo, popolato soprattutto da personaggi femminili.
Il regista vichese il 17 novembre scorso al cinema Fulgor di Rimini aveva ricevuto il premio “Un felliniano nel mondo”. Un riconoscimento importante, di cui era orgoglioso. Durante quella serata fu proiettato il docu-film “Fellinopolis” realizzato per il centenario della nascita di Fellini dalla regista Silvia Giulietti inserendo gli special dei film  “Casanova”, “La città delle donne”, “E la nave va” e “Ginger & Fred”, girati di Ferruccio Castronuovo nel decennio 1976-1986. Un materiale straordinario che sta girando il mondo.

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