Gli attuali proprietari del dipinto di Artemisia Gentileschi “Caritas romana”, rimpatriato dall’Austria dove era stato illecitamente esportato, lo avevano avuto in eredità dall’ultimo discendente dei conti di Conversano Acquaviva d’Aragona, Fabio Tomacelli Filomarino, morto nel 2003 senza eredi diretti.
Sono il 59enne Michele Forte e il 53enne Domenico Iannuzziello, entrambi di Pisticci, nel Materano, indagati per truffa ed esportazione illecita di beni culturali.
Per «speculare sul bene artistico» lo avrebbero dichiarato al Ministero «di autore ignoto» e del valore di circa 200 mila euro (anziché quello reale di circa 2 milioni di euro), così da poterlo commercializzare all’estero, cosa vietata per le opere d’arte di ingente valore.
I carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Bari lo hanno scoperto e dopo due anni di indagini, coordinate dalla Procura di Bari, sono riusciti a rimpatriarlo. Il quadro è ora sotto sequestro e i due proprietari (del dipinto e del castello Marchionne dove era un tempo custodito prima di finire nella casa d’asta Dorhoteum di Vienna) sono sotto indagine per il presunto raggiro.
Sull’opera la Procura di Bari ha chiesto anche un incidente probatorio per cristallizzare caratteristiche e valore, già certificati con un provvedimento amministrativo dal Ministero della Cultura.