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Vittima di un incidente stradale a maggio: dopo otto mesi muore Alessia Dicuonzo, 23enne di Barletta

Dopo otto mesi di agonia Alessia Dicuonzo, 23enne coinvolta in un terribile incidente sulla statale 170 che collega Barletta ad Andria, non ce l’ha fatta: la giovane, che faceva la ballerina professionista e insegnava danze caraibiche, è morta martedì scorso nell'hospice "Don Uva" di Bisceglie dove era arrivata in coma vegetativo. La procura di Trani…

Dopo otto mesi di agonia Alessia Dicuonzo, 23enne coinvolta in un terribile incidente sulla statale 170 che collega Barletta ad Andria, non ce l’ha fatta: la giovane, che faceva la ballerina professionista e insegnava danze caraibiche, è morta martedì scorso nell’hospice “Don Uva” di Bisceglie dove era arrivata in coma vegetativo.

La procura di Trani ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima e l’incarico sarà conferito lunedì prossimo. Sono due le persone iscritte nel registro degli indagati: si tratta di una 23enne andriese che guidava l’auto che avrebbe travolto quella su cui viaggiava la vittima, originaria di Barletta, e un 33enne, anch’egli barlettano, che era stato soccorso dopo un incidente. Le ipotesi di reato sono omicidio stradale con l’aggravante della guida in stato di ebbrezza e lesioni gravi.

Stando a quanto emerso dalle indagini della polizia stradale, l’Audi A4 guidata da un 41enne di Canosa che viaggiava in direzione Barletta con a bordo Alessia si è fermata sulla statale per prestare soccorso al 33enne di Barletta che andava nella stessa direzione e che perdendo il controllo della sua Volkswagen Fox era finito prima contro il guardrail poi al centro strada. Su di loro sarebbe piombata un’utilitaria, guidata dalla 23enne andriese, che li ha tamponati con estrema violenza. In tutto sono stati registrati 12 feriti, trasportati negli ospedali della zona: alcuni erano in condizioni molto gravi e in prognosi riservata tra cui Alessia che ha riportato un trauma cranio-encefalico e un’emorragia cerebrale. Trasportata all’ospedale Bonomo di Andria è rimasta ricoverata nel reparto di rianimazione dal 2 maggio al 27 luglio scorsi. I medici sono riusciti a stabilizzarla, sottoponendola a un delicato intervento neurochirurgico di craniectomia decompressiva, ma la 23enne non si è più risvegliata dal coma, rimanendo in stato vegetativo permanente. Il 27 luglio è stata portata prima nel presidio ospedaliero di riabilitazione “Fondazione San Raffaele” di Ceglie Messapica poi all’hospice di Bisceglie dove è morta.

I familiari della giovane, assistiti dallo Studio3A – Valore Spa, chiedono giustizia. La società metterà a disposizione come consulente tecnico di parte per le operazioni peritali autoptiche il medico legale Aldo Di Fazio e ha già indicato Pietro Pallotti nel caso in cui la procura ritenga di disporre anche una consulenza cinematica per fare piena luce sulla sua dinamica, le cause e le responsabilità dell’accaduto.

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