Sono finiti in carcere il vice procuratore onorario all’epoca dei fatti in servizio al tribunale di Lecce, Antonio Zito di 58 anni, e il suo amico cardiologo di Benevento, il 60enne Giovanni Vetrone, dal 19 giugno scorso ai domiciliari perché erano accusati di concorso in violenza sessuale ai danni di pazienti ignare.
Nella giornata di oggi, invece, i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Lecce, su richiesta del procuratore di Benevento Aldo Policastro, hanno eseguito una misura in carcere per entrambi, emessa dal gip di Benevento, con le accuse ancora più gravi di violenza sessuale di gruppo, aggravata dalla circostanza di essere stata realizzata da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, di esercizio abusivo della professione medica e di illecite interferenze nella vita privata.
La decisione è arrivata a seguito delle indagini che hanno accertato altri episodi di violenza sessuale di gruppo ai danni di due pazienti.
Il medico deve rispondere anche di un’altra accusa di violenza sessuale commessa nel 2021 e del reato di “diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti” per aver ripreso i corpi nudi delle proprie pazienti anche in contesto ospedaliero, e averli poi inviati all’avvocato salentino.