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Violenza sessuale, a Bari chiesta l’archiviazione per un 29enne: «Perplessità sull’attendibilità della vittima»

Aveva denunciato l'ex compagno perché sarebbe stata picchiata con schiaffi, calci e pugni al volto e alle gambe, minacciata di morte e costretta ad avere rapporti sessuali con lui ma la donna, una 30enne nigeriana, non avrebbe «fornito una compiuta descrizione delle condotte maltrattanti di cui sarebbe rimasta vittima». È quanto scrive il pm della…

Aveva denunciato l’ex compagno perché sarebbe stata picchiata con schiaffi, calci e pugni al volto e alle gambe, minacciata di morte e costretta ad avere rapporti sessuali con lui ma la donna, una 30enne nigeriana, non avrebbe «fornito una compiuta descrizione delle condotte maltrattanti di cui sarebbe rimasta vittima».

È quanto scrive il pm della Procura di Bari, Francesco Diliso, nella richiesta di archiviazione del procedimento a carico dell’uomo, un 29enne ghanese residente in provincia di Bari, che era accusato di maltrattamenti, lesioni personali, violenza sessuale e danneggiamento.

La vicenda risale all’agosto del 2023 quando la donna denunciò l’ex compagno con cui, nonostante la fine della relazione, aveva continuato a vivere nella stessa casa di Gioia del Colle, insieme a un altro inquilino.

Le accuse portarono all’arresto (in carcere) del 29enne e alla fissazione di un incidente probatorio per cristallizzare il racconto della vittima. In quella sede, però, la donna «non ha fornito una compiuta descrizione delle condotte maltrattanti di cui sarebbe rimasta vittima», scrive il pm nella richiesta di archiviazione, sostenendo di non riuscire a ricordare esattamente quanto successo anche con riferimento alle presunte violenze sessuali subite.

Circostanze che hanno evidenziato «oggettive perplessità sull’attendibilità della persona offesa», che non avrebbe mai confidato di aver subito violenza agli assistenti sociali a cui si era rivolta. «La piattaforma indiziaria – scrive ancora il pm – non consente di esperire nei confronti dell’indagato un fruttuoso esercizio dell’azione penale».

Nel frattempo nei confronti del 29enne, assistito dagli avvocati Nicola Selvaggi e Michele Durante, è caduta qualsiasi misura: due settimane dopo l’arresto era stato scarcerato con obbligo di dimora in un altro comune, una disposizione revocata tre giorni fa dalla gip Paola Angela De Santis.

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