Violenta grandinata nel sud-est barese: «Danneggiati tendoni nei vigneti»

Negli ultimi 100 giorni, a partire da metà maggio, in Puglia si sono abbattuti 16 eventi calamitosi: l’ultimo solo ieri con quella che Cia Agricoltori Puglia definisce «una vera e propria tempesta di ghiaccio» che ha interessato particolarmente i Comuni di Casamassima, Rutigliano, Mola e Noicattaro nel sud-est barese.

Grandine che ha provocato ingenti danni alle autovetture e tanta paura, ma che, insieme a nubifragi e raffiche di vento, ha provocato anche lo sradicamento di alcuni alberi e fatto volare rami e frutti nelle campagne. «Particolarmente gravi – sottolineano gli agricoltori pugliesi – le conseguenze su vigneti e uva da tavola: nonostante i teli antigrandine, molti tendoni sono stati danneggiati, con conseguenze probabilmente pesantissime sull’imminente raccolta».

Al maltempo, poi, bisogna aggiungere tre lunghi periodi di intensa e prolungata siccità, con diverse settimane consecutive di temperature oltre la media stagionale anche di 10 gradi.

«Eventi che si sono succeduti con una frequenza di oltre un fenomeno climatico estremo ogni 10 giorni (1,6 per l’esattezza) – sottolinea Cia Puglia -. Una “maglia” temporale così stretta da colpire tutte le colture, tanto che nel 2022 nessuna tipologia di coltivazione sarà risparmiata da un inesorabile calo delle rese quantitative. Dalle grandinate di metà maggio ai fenomeni di maltempo estremo delle ultime ore, sono stati colpiti tutti i territori e ogni provincia della Puglia almeno una volta. Sono stati colpiti anche i capoluoghi, ma gli effetti più devastanti per l’agricoltura, ovviamente, li hanno subiti le zone rurali: dal Tavoliere alla BAT, dall’area metropolitana di Bari alla Valle d’Itria, con conseguenze molto gravi anche nel Tarantino, in provincia di Brindisi e in tutto il Salento».

Al conteggio dei “disastri climatici”, poi, bisogna aggiungere i roghi, con incendi che hanno spesso hanno mandato in fumo decine di ettari di grano e di boschi nel nord della Puglia, mentre nell’area salentina spesso hanno preso fuoco gli ulivi colpiti da Xylella. Nella prima parte del 2022, invece, a colpire sono state diverse gelate.

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