Via libera al nuovo acquedotto tra Nord e Sud della Puglia: opera da 37 milioni finanziata con il Pnrr

Si sblocca il progetto per la realizzazione degli interventi per interconnettere lo schema idrico potabile del Fortore e quello dell’Ofanto-Locone, con condutture che collegano il Nord e il Sud della Puglia.

La Giunta regionale pugliese ha infatti rilasciato l’autorizzazione paesaggistica con prescrizioni in modo da concludere gli iter autorizzativi. Saranno così interconnessi i grandi adduttori di acqua presenti sul territorio pugliese.

L’intervento è finanziato con fondi Pnrr per 37,6 milioni di euro. La parte restante è finanziata con fondi provenienti dalla tariffa.

«La Puglia, che riceve l’acqua potabile da diverse fonti e bacini distanti tra loro centinaia di chilometri – spiega il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture, Raffaele Piemontese – con questa opera potrà quindi essere più al sicuro dagli sbalzi di approvvigionamento, collegando le fonti a nord con quelle più a Sud. La risorsa idrica infatti dovrà sempre più essere calibrata con precisione per limitare il più possibile gli sprechi e le conseguenze del cambiamento climatico».

Attraverso l’interconnessione tra i due schemi idrici si potrà, tra l’altro rendere possibile l’alimentazione integrativa della Capitanata con le acque dello schema Ofanto-Locone in corrispondenza del nodo idraulico di Foggia, sia a regime che in emergenza; garantire l’alimentazione dei popolosi comuni della fascia costiera sino a Bari (capoluogo compreso) con le acque dell’acquedotto del Fortore, sia a regime sia in caso di riduzione della disponibilità idrica degli schemi Ofanto-Locone e Sele-Calore grazie anche al funzionamento bidirezionale della conduttura; gestire, con minori impatti sul servizio, i “fermo-impianto” dei potabilizzatori o le interruzioni programmate e non programmate sulle tubazioni.

L’opera si estenderà per una lunghezza complessiva di circa 61 km, con origine da Canosa e termine nel nuovo serbatoio di Foggia, interessando il territorio di Canosa di Puglia e San Ferdinando di Puglia, e di Cerignola, Orta Nova, Carapelle, Troia e Foggia. Con l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Giunta regionale si potrà completare e aggiornare il progetto e avviare così la verifica della procedura d’appalto. Acquedotto pugliese prevede di appaltare i lavori entro il prossimo giugno e di ultimarli entro il quarto trimestre 2026.

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